Laura Venittelli tra renziani, giovani del pd, e area Dem. “Il senso della vicinanza di tutti questi amici è che la mia candidatura è un’alleanza tra le varie componenti del partito” così la deputata del Pd ha presentato a Termoli la sua corsa alla segreteria regionale, puntando sulla sua coerenza e ricordando la sua militanza nel centrosinistra dal 2002 quando a Termoli la coalizione non superava il 5 per cento, fino all’iscrizione al Pd nel 2007. “La coerenza è sinonimo di affidabilità, la passione per questo partito va al di là delle logiche di convenienza” ha aggiunto. L’obiettivo ora è quello di spostre l’asse della politica sul Basso Molise, dove c’è il motore di un’economia che può ripartire e ridare ossigeno a tutta la regione. La deputata ha fatto notare come l’attenzione ora sia tutta per Gam e Ittierre, come è giusto che sia, ma non va dimenticato lo Zuccherificio, la Fiat e le tante piccole e medie imprese del tessuto imprenditoriale del basso molise che stanno chiudendo. Ha sottolineato l’importanza di rilanciare turismo e pesca “che solo qui sulla costa abbiamo” ha affermato e di salvaguardare il presidio dell’Arpa, “soprattutto in un territorio come il nostro” ha aggiunto. E sulla sanità, la necessità di riprendere il piano Ruta, accontonato a favore dei privati. E poi non è mancata una stoccata al presidente Frattura sul caso della Biocom: “A noi non interessano inceneritori e nemmeno biomasse” ha concluso.
Venittelli lancia la candidatura: “Riportare l’attenzione politica in Basso Molise”
