Otto persone denunciate per truffa aggravata e falso, di cui 5 tra amministratori ed ex amministratori pubblici e tre tecnici. Tutto ruota intorno ai contributi e ai fondi per il post sisma in parte arrivati nel Comune di Guardialfiera. In parte, perchè, la somma più consistente è stata sequestrata ancor prima di essere trasferita nelle casse comunali. Due i filoni su cui è andata avanti l’indagine della Guardia di Finanza di Larino con a capo il tenente Carlo Alberto Zampito. Il primo ha accertato l’indebito ottenimento del contributo di autonoma sistemazione per un cittadino, ex amministratore, che dal 2006 al 2010, ha percepito 500 euro al mese senza averne diritto, in quanto aveva la disponibilità di un’altra casa e dunque intascava i soldi e invece di utilizzarli come prevede la legge per pagare l’affitto in attesa della ristrutturazione dell’abitazione lesionata. Una truffa da 22 mila euro in parte già recuperati attraverso la misura cosiddetta del sequestro per equivalente, come ha spiegato il procuratore capo Ludovico Vaccaro. L’altro filone dell’indagine seguita dal pm Luca Venturi invece riguarda due progetti Peu, quelli di edilizia unitaria, e finanziati perchè rientrano nella classe A, cioè quelle abitazioni di residenza che sono state danneggiate al momento del sisma. Tra i requisiti per accedere ai fondi attraverso un canale prioritario c’è proprio quello della residenza nella casa lesionata. E invece in tre casi i proprietari vivevano chi al Nord, chi all’Estero e chi in altro immobile sempre a Guardialfiera, e in un caso invece il cittadino aveva la disponibilità di un’altra casa. I progetti erano stati finanziati per un milione e 800mila euro e i soldi sono stati sequestrati alla Protezione civile ancor prima di essere trasferiti nelle casse del Comune. Nel caso dei Peu oltre al falso c’è la tentata truffa aggravata.