Telefoni bollenti, trattative infuocate e notti insonni per l’Udc tirato per la giacca da più parti e che sul filo di lana sta chiudendo le alleanze per le Amministrative del 25 maggio a Termoli. Sempre più vicini al candidato di centrosinistra Angelo Sbrocca, grazie si dice anche alla mediazione del consigliere regionale Peppino Sabusco, a quanto pare in sintonia con le posizioni del Governatore Frattura, l’Udc termolese non ha ancora però dato l’ufficialità e anzi sta ancora trattando con il centrodestra al quale si è chiesto di fare sintesi tra i due candidati Michele Marone e Antonio Di Brino. Quest’ultimo dopo il nuovo appello del commissario di Forza Italia Gianfranco Rotondi sta riflettendo sulla possibilità o meno di ritirare la candidatura. Il che vuol dire che non tutte le porte sono schiuse e niente è più scontato in una pre campagna elettorale già caldissima e ricca di colpi di scena. L’ex assessore Udc Michele Cocomazzi non si sbilancia parla di una full immersione, di confronti serrati e non ufficializza ancora l’appoggio a nessuno. “Stiamo lavorando alla soluzione migliore per tutti, quella che ci faccia vincere” dichiara telegrafico. Ma intanto da Roma stando alle indiscrezioni il segretario Cesa, venuto a conoscenza della situazione molisana, avrebbe bloccato il simbolo dell’Udc che nessuno potrà adoperare fino a nuove disposizioni, convocando i referenti locali del partito nella capitale per martedì. Una decisione la sua inevitabile visto che alle Europee è capolista per il Nuovo Centrodestra. Nulla però vieta, a questo punto, ai centristi di correre con una lista civica se dovessero alla fine appoggiare il centrosinistra.