Nicola Lanza del Comitato Molise L’Altra Europa con Tsipras interviene per chiedere normative più restringenti per le autorizzazioni degli impianti, pale eoliche e pannelli, alimentati da fonti rinnovabili. Ci sono attualmente 19 richieste autorizzazioni nuovi impianti, cosa fare?
Il decreto n.10/2010 ” Linee guida per l’autorizzazione degli impianti alimentati da fonti rinnovabili” approvato dal Ministero dello Sviluppo Economico ha dato attuazione al d.lgs. 387/2003 “Attuazione della direttiva 2001/77/CE relativa alla promozione dell’energia elettrica prodotta da fonti energetiche rinnovabili nel mercato interno dell’elettricità”.
Le Linee Guida fissano per le Regioni i criteri con i quali individuare norme per il corretto inserimento degli
impianti nel paesaggio, delimitare le aree non idonee per specifiche tipologie di impianti e definire le misure
compensative.
Nella parte IV del documento sono delineati i criteri genera li per il corretto inserimento degli impianti a fonti
rinnovabili nel territorio e nel paesaggio. Le Linee Guida nazionali prendono in esame sia le caratteristiche
positive (requisiti non obbligatori) che le linee di indirizzo secondo le quali le Regioni dovranno valutare i siti
non idonei agli impianti.
Le Regioni possono procedere all’indicazione di aree e siti non idonei alla installazione di specifiche tipologie
di impianti anche sulla base dei criteri indicati nell’allegato 3 delle Linee Guida. L’individuazione della non
idoneità dell’area è operata dalle Regioni attraverso un’apposita istruttoria avente ad oggetto la ricognizione
delle disposizioni volte alla tutela dell’ambiente, del paesaggio, del patrimonio storico e artistico, delle tradizioni agroalimentari locali, della biodiversità e del paesaggio rurale.
La regione Molise,con DGR n°621 del 04/08/2011 ha approvato le “ Linee guida per lo svolgimento del procedimento unico di cui all’art. 12 del D. Lgs. n. 387/2003 per l’autorizzazione alla costruzione ed all’esercizio di impianti di produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili sul territorio della Regione Molise” recependo fedelmente le disposizioni previste nel decreto n.10/2010.
Il nuovo governo regionale, a distanza di oltre 14 mesi dal suo insediamento ancora non interviene per modificare il DGR n°621 del 04/08/2011 attraverso una Delibera di variazione della DGR n°621, l’aspetto singolare è che nelle Linee Guida Regionali, si sia deciso di non frapporre, anticipatamente attraverso strumenti di programmazione, alcuna limitazione all’invasione selvaggia di pale e pannelli, salvo richiamare per obbligo dovuto il rispetto delle normative comunitarie e delle leggi nazionali; si è in sintesi persa l’opportunità di escludere parte del territorio da installazioni eoliche per via di particolari valenze naturalistiche, archeologiche, storiche e culturali.
La Regione Molise, dovrebbe dunque corredare le linee guida con l’individuazione e la perimetrazione delle aree vietate all’istallazione di impianti da fonti rinnovabili, delineando e circoscrivendo le superfici non idonee , e rendendo così le istanze con impianti ubicati nelle aree vietate non procedibili.
Nel rispetto della normativa dovrebbe combinare quanto assegnatole come quota dal decreto c.d. Burden Sharing e quanto eventualmente previsto dal piano paesaggistico tutelando le zone di interesse archeologico e paesaggistico perché tutelare il paesaggio è un dovere previsto nell’articolo 9 della Costituzione.
Una buona pratica sarebbe scegliere, ad esempio, i territori più degradati, quelli in disuso perché non fertili per l’agricoltura e lontani dalle abitazioni considerando il grave danno paesaggistico che si fa alla propria terra, allo scempio dei crinali, ai danni culturali.