Sguardi rivolti all’insù e una marea di telefonini accessi per registrare video amatoriali o per fotografare una delle rappresentazioni più significative della nostra regione. Anche quest’anno il “Volo dell’angelo” ha richiamato tantissime persone a Vastogirardi. Al termine della messa, un lungo applauso ha accolto la bimba che ha spiccato il volo verso la chiesa di Maria Santissima delle Grazie. Quest’anno il compito di portare i doni alla vergine è stato affidato a Noemi Antenucci. Il primo Volo dell’angelo risale al 1911. Fu ideato da un emigrante, Vincenzo Liberatore. Volle qualcosa di speciale per celebrare non solo le feste patronali, ma anche e soprattutto il restauro della chiesa. Questa è in assoluto la ricorrenza più sentita a Vastogirardi. Si va ben oltre la rappresentazione del volo. È infatti anche l’occasione per riabbracciare le tante persone che per motivi di lavoro vivono fuori regione o all’estero. E a tal proposito c’è anche chi, affascinato dai racconti dei nonni, è arrivato dagli Stati Uniti non solo per ammirare questa rappresentazione, ma anche per scoprire le proprie origini. A Vastogirardi in questi giorni c’è una comitiva, guidata da Virginia Paone, composta da 12 persone.