di ENZO DI GAETANO
A Duronia, paese d’origine del giovane rocciatore che studiava fisica a Roma, i funerali di Marco Berardo, ucciso da un fulmine. Cremata la salma dopo le esequie funebri.
Una passione, quella per la montagna e le scalate lungo le pareti rocciose, che purtroppo gli è costata la vita. Marco Berardo, originario di Duronia ma residente a Termoli, è morto folgorato a soli 23 anni, durante un’ escursione a “Colle dell’Orso” di Frosolone. La tragedia si è consumata nel primissimo pomeriggio (ore 12 e 30 di domenica 27 luglio 2014). Con il suo gruppo di amici “rocciatori”, il giovane è stato sorpreso da un violento temporale. Pioggia, grandine e fulmini hanno flagellato l’intera zona. Per Marco Berardo, colpito da una folgore, non c’è stato nulla da fare. Inutili i tentativi di rianimarlo. Agli operatori del 118 non è rimasto che constatarne l’avvenuto decesso. Inutile anche l’intervento dell’eliambulanza; il velivolo non è riuscito a portare a compimento la sua missione, date le avverse condizioni meteo e l’orografia accidentata dei luoghi. Il corpo dello sfortunato ragazzo è stato poi recuperato dagli esperti operatori del Soccorso Alpino molisano e trasferito presso la morgue del cimitero di Frosolone. La violentissima scarica elettrica, secondo la ricostruzione dei Carabinieri di Frosolone, avrebbe colpito il ragazzo mentre tentava di riparare dalla grandine gli zaini e le attrezzature dei suoi compagni, impegnati a scalare la falesia “Morgia Quadra”. Il nubifragio ha creato seri problemi anche ad un gruppo di ciclisti impegnati in una gara proprio lungo le strade montane di Frosolone. Gli agenti della Polizia Stradale di Agnone, di scorta agli atleti, hanno avuto il loro da fare per tenere sotto controllo la situazione.
