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domenica, Dicembre 22, 2024

Tra biomasse e sanità, in Regione è tutto un rullo di Tamburro

Idee e opinioniTra biomasse e sanità, in Regione è tutto un rullo di Tamburro

di GIOVANNI MINICOZZI

E’ passata sotto silenzio la notizia, per alcuni  aspetti eclatante, riferita all’affidamento dell’incarico da parte della Giunta regionale di titolarità del servizio controllo di gestione e flussi informativi ricadente nell’ambito della Direzione generale per la Salute conferita all’ingegnere Riccardo Tamburro con delibera numero 319 del 18 luglio scorso.

Dieci giorni dopo, precisamente il 28 luglio, il Direttore generale della Regione Di Mirco, ha affidato a Tamburro anche l’incarico di controllo del servizio do ospedalità pubblica e privata di tutta la regione. In buona sostanza Riccardo Tamburro ha assunto il ruolo di super controllore sull’intero sistema sanitario regionale per garantire, è scritto nella delibera di Giunta, la realizzazione delle linee strategiche previste dai Piani operativi.

Naturalmente l’ingegnere Riccardo Tamburro è persona esperta e qualificata e quindi in grado di assolvere alle funzioni ricevute.

Nonostante le sue riconosciute competenze, però, resta il dubbio che la nomina di Tamburro sembri rispondere molto di più a logiche di interessi privati e di commistioni tra affari e politica che di salvaguardia del bene comune e degli interessi collettivi nel campo sanitario.

E spieghiamo perché. i Piani operativi, peraltro sonoramente bocciati dal tavolo tecnico nazionale, privilegiano la sanità e le strutture ospedaliere private, in particolare Neuromed, a discapito del sistema pubblico che risulta essere fortemente penalizzato nell’assegnazione dei posti letto. Tra l’altro è di poche settimane fa la notizia dell’assegnazione di 40 nuovi posti letto alla struttura di riabilitazione di Salcito, che ha già iniziato l’attività, riconducibile alla famiglie dell’europarlamentare Aldo Patriciello, alleato di prim’ordine del governatore Paolo Frattura.

Dal canto suo Riccardo Tamburro, già consigliere regionale e uomo di punta dell’Adc, risulta essere il coordinatore regionale di Rialzati Molise, il movimento civico che ha eletto a palazzo Moffa Vincenzo Cotugno, cognato di Aldo Patriciello e che è stato determinante per la vittoria di Paolo Frattura alle ultime regionali.

Oggi Riccardo Tamburro, politicamente in sin tonia con Aldo Patriciello, assume l’incarico di supervisore dell’intero sistema sanitario regionale e dell’ospedalità privata e pubblica. Giova ricordare che lo scorso 23 giugno lo stesso Tamburro, responsabile del settore Energia della Regione, firmò le autorizzazioni alle due centrali a biomasse del Matese delle quali una riconducibile a Luca Di Domenico, socio in affari di Paolo Frattura. Dunque,pur riconoscendo la grande professionalità di Riccardo Tamburro, resta il forte dubbio che la sua nomina al vertice della sanità sia in sintonia con l’ennesimo, gigantesco conflitto d’interessi che caratterizza  la maggioranza di palazzo Moffa.

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