Corsa alla poltrona da presidente della provincia di Isernia. La sinistra si lecca le sua prime ferite.
La candidatura di Brasiello, sotto la regia di Paolo Frattura e Danilo Leva, condivisa anche da una parte importante del centrodestra, con i sindaci di Sant’Agapito, Macchia d’Isernia, Carpinone e Monteroduni, sta provocando lacerazioni e malessere all’interno del Partito Democratico.
Mentre Roberto Ruta resta in silenzio, attento osservatore di quello che sta accadendo, chi lancia siluri pesanti verso l’alleanza tra destra e sinistra che sostiene Brasiello, è Massimiliano Scarabeo. All’assessore regionale del Pd non piacciono assolutamente le pastette e i minestroni trasversali, voleva un candidato presidente e un’alleanza di Centrosinistra e non fa niente per nasconderlo.
Tant’è che Scarabeo potrebbe defilarsi, invitando gli amministratori a lui vicini a non candidarsi nella lista di Brasiello e non votare poi per il sindaco di Isernia alle oramai prossime elezioni.
Scarabeo in questa sua difesa dei valori della sinistra non sarebbe comunque solo. Ci sono vaste aree di dissenso all’interno del Partito Democratico, contro le alleanze trasversali che disorientano l’elettorato. Sarebbero diversi anche i consiglieri comunali di Isernia che potrebbero preparare qualche sorpresina.
E, a proposito di sorprese, ha destato più di quache perplessità in provincia di Isernia il riavvicinamento in atto tra Paolo Frattura e Danilo Leva. Quest’ultimo era rappresentato come un punto di riferimento contro i trasversalismi Fratturiani, ma l’appoggio dato a Brasiello, a danno di Antonio Monaco, ha fatto capire che anche Danilo Leva comincia a guardare oltre il recinto puro e semplice del Partito Democratico.
Una posizione diversa e chissà se il mancato ingresso nella segreteria nazionale del Pd, a dispetto di tutti i pronostici, sia da ricollegare proprio a questo nuovo posizionamento del parlamentare di Fornelli.
Infine, sempre il riposizionamento di Leva, anche in appoggio plateale a Frattura, starebbe provocando maretta pure a livello di segreteria regionale, con una Micaela Fanelli che guarderebbe con sospetto al nuovo amore sbocciato tra il governatore e il giovane deputato che forse, alla segreteria regionale del Pd, guarda sempre con nostalgia. (edigaetano)