Non è vero che per curarsi o farsi seguire in maniera competente è necessario andare fuori dal Molise. Esistono delle eccezioni. Esempi di buona sanità ci sono anche nella nostra regione. È il caso di cardiologia, la branca diretta da Francesco Versaci, che, soprattutto a Isernia, è sempre stata un punto di riferimento. E continua ad esserlo. Infatti, al Veneziale, così come al Cardarelli di Campobasso, è stato sperimentato il Reveal linq, una nuova ed avanzatissima tecnologia che permette il controllo a distanza dei pazienti cardiopatici, installando loro, sotto la cute del petto, in maniera non traumatica, un microchip che li collega 24 su 24 con una centrale telematica regionale che ne permette il controllo a distanza. Il che vuol dire che se un paziente ha un’improvvisa crisi cardiaca sia al Cardarelli che al Veneziale sono pronti ad accoglierlo immediatamente sapendo cosa fare. L’equipe di specialisti che ha prodotto questo straordinario risultato è guidata dal primario di Campobasso e Isernia, Francesco Versaci, ed è composta da Roberto Petescia e Bruno Castaldi, a Isernia, e Pierluigi Paolone e Salvatore Crispo a Campobasso, sono loro gli ‘angeli’ che controllano a distanza i cardiopatici. Ma non c’è solo il reveal link per la telemedicina, esistono anche altre forme di controllo telemetrico che permettono di monitorare i pazienti più a rischio. Insomma quello della cardiologia molisana è davvero un angolo di luce nel buio pesto di una sanità regionale che ha ancora tanti, troppi, punti di criticità. (edg)