Formazione professionale. Bicchiere mezzo pieno o bicchiere mezzo vuoto? Il punto fermo, da cui partire, è l’intesa raggiunta a Roma, presso il Ministero del lavoro, grazie agli interventi ed alle sollecitazioni della delegazione parlamentare molisana. Qui, ad onor del vero, occorre fare una sottolineatura. Chi ha sbloccato l’intera questione, correndo in aiuto del Molise, è stato il sottosegretario al Lavoro, Massimo Cassano, senatore dell’Ncd, sollecitato in tal senso da due suoi colleghi ed amici molisani del Nuovo Centrodestra, il senatore Ulisse Di Giacomo e la consigliera regionale Fusco Perrella. Ed è stato proprio Cassano, rispondendo alle sollecitazioni dei suoi due amici molisani dell’Ncd, a dare la notizia che la proposta della compartecipazione del governo, alla soluzione del problema Formazione, era stata accolta dall’esecutivo Renzi. Fin qui il bicchiere mezzo pieno. Ovvero il Governo è disposto a darci una mano, contribuendo finanziariamente ai costi di partenza dell’operazione reimpiego per i 90 ex lavoratori della Formazione. Ma ora la palla passa alla Regione che dovrà mettere in piedi, al più presto, un progetto credibile e fattibile di orientamento professionale permanente. E qui, diciamola tutta, qualche dubbio viene fuori. Sarà in grado la Regione Molise, fino ad oggi macchinosa e inconcludente, a tirare fuori un programma credibile e soprattutto realizzabile?Significherebbe aprire sportelli per l’orientamento professionale, collegati con gli uffici del lavoro e le imprese, almeno nei maggiori centri della regione: Termoli, Campobasso, Bojano, Isernia, Agnone e Venafro. Sei sportelli che potrebbero essere strutturati prevedendo il totale riassorbimento delle 90 unità. I dubbi che la Regione Molise ci riesca in tempi brevi, visto quanto accaduto per Zuccherificio, Gam, Ittierre e Protezione Civile, sono parecchi, ma è anche sbagliato non dare un’occasione di riscatto ad una classe di governo regionale che, fino ad ora, ha effettivamente prodotto solo disoccupazione ed emarginazione. E aprire sportelli per l’orientamento professionale servirà a proprio a monitorare le possibilità di concretezza per una macchina governativa, dirigenziale e burocratica attualmente ancora sotto esame a quasi due anni dalle ultime elezioni regionali. (enzo di gaetano)