La questione aveva sollevato numerose polemiche già all’indomani dell’approvazione del Bilancio di previsione 2014: quaranta mila euro da destinare al capitolo sulle “spese telefoniche degli amministratori comunali. Una cifra, secondo una larga parte della minoranza di Palazzo San Giorgio, a dir poco esagerata. Oggi la vicenda è stata approfondita, nel corso di una conferenza stampa, dai consiglieri del Movimento 5 Stelle, che hanno annunciato di aver presentato un esposto alla Corte dei Conti per accertare eventuali danni erariali. Sotto la lente dei grillini le spese telefoniche sostenute dai consiglieri e pagate dall’Ente tra il 2011 ed il 2012. Fatture esorbitanti secondo Gravina, Praitano, Felice e Cretella, che fanno pensare ad un abuso del traffico telefonico da parte dei consiglieri. “Il contratto stipulato con la compagnia telefonica – ha spiegato Praitano – non prevedeva la connessione dati, il roaming internazionale, videochiamate o sms, ma soltanto traffico telefonico. Come è possibile arrivare a quaranta mila euro – la domanda di Praitano – effettuando solo le chiamate verso i 42 numeri in convenzione?”. I pentastellati hanno inoltre rimarcato che la loro non è un’azione ad personam: “Non vogliamo puntare il dito contro i consiglieri – ha evidenziato Gravina – ma crediamo che l’ufficio competente avrebbe dovuto verificare la legittimità e l’utilità pubblica della spesa, ed eventualmente contestare le anomalie. Siamo fiduciosi che queste somme possano essere recuperate, qualora si accertino irregolarità”. Ad oggi l’Amministrazione Battista, in sede di assestamento di Bilancio, ha ridotto la spesa per i telefonini di quindici mila euro, anche se, come ha ricordato Cretella, “il nostro emendamento che chiedeva l’azzeramento della voce è stato bocciato”.
M.D.U.
