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giovedì, Dicembre 26, 2024

Biomasse al Tar, intanto è polemica per i conflitti di interesse del Governatore

AttualitàBiomasse al Tar, intanto è polemica per i conflitti di interesse del Governatore

È stata fissata al prossimo 29 gennaio l’udienza presso il Tar Molise nel corso della quale i giudici del tribunale amministrativo regionale esamineranno il ricorso prodotto dalla società Civitas contro l’annullamento delle autorizzazioni alla costruzione di una centrale a biomasse in agro di Campochiaro. Il ricorso è stato patrocinato dall’avvocato Massimo Di Nezza (nella foto), dello studio Colalillo, e prevede una richiesta di danni, nei confronti della Regione, di 8,5 milioni di euro. Di Nezza chiarisce il perchè della richiesta milionaria. Luca Di Domenico, rappresentante della Civitas, avrebbe già speso la cifra di 8,5 milioni di euro per acquistare i terreni, fare il movimento terra, comprare il prefabbricato che avrebbe dovuto ospitare la centrale e, infine, acquistare le turbine della centrale termica.
Un totale di otto milioni e mezzo che lo studio legale Colalillo, a nome di Luca Di Domenico, chiederà alla Regione Molise.
È presumibile che, a cascata, la Corte dei Conti eserciterà la rivalsa, chiedendo indietro i soldi, a quei consiglieri regionali che hanno ratificato l’operato della giunta Frattura.
Solo consiglieri, non dirigenti, in quanto la struttura della Regione ha sempre valutato positivamente il progetto Civitas, a partire da Riccardo Tamburro, coordinatore provinciale di Rialzati Molise, che dette il via libera all’impianto.
Insomma la Civitas di Luca Di Domenico, marito di Mariolga Mogavero, segretaria di Frattura, chiede i soldi a Frattura, altra vecchia conoscenza della Civitas, in qualità di ex socio della Proter.
Infatti, della Civitas si era già parlato molto quando l’attuale governatore si candidò alle primarie del centrosinistra che lo avrebbero portato a diventare presidente della Regione. All’epoca, la vicenda ha fatto discutere perché la società dell’ingegnere Di Domenico, assieme alla Proter, che era di Frattura imprenditore nel campo energetico prima di entrare in politica, costituivano la Gap Consulting, con a capo Mariolga Mogavero, moglie di Di Domenico e segretaria di Frattura.
La Gap, che già nel 2010 aveva presentato il progetto per realizzare l’impianto a Campochiaro, è stata poi messa in liquidazione cedendo tutto, autorizzazione compresa, alla Civitas che ora batte cassa alla Regione, e per essa, a Frattura.
Insomma, in tema di conflitti di interesse, il Molise non si fa mancare niente e non accetta lezioni da nessuno. E probabile così che, ancora una volta, la stampa nazionale non si farà scrupoli a raccontarlo a tutti gli italiani, mettendo ancora una volta di più in ridicolo la nostra regione e i motivi stessi, davvero pochi, in difesa della sua esistenza.

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