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venerdì, Dicembre 27, 2024

La Destra rialza la testa: “Frattura ha fallito, è tempo di costruire l’alternativa”

AperturaLa Destra rialza la testa: “Frattura ha fallito, è tempo di costruire l’alternativa”

di PASQUALE DI BELLO

In occasione della presentazione del libro “La Destra sul cuore”, scritto dall’attuale coordinatore provinciale di Forza Italia, Pierluigi Lepore, il centrodestra fa il punto sulla politica regionale. Unanime il giudizio sul fallimento di Frattura e sulla necessità di ricostruire la coalizione attorno ad una leadership autorevole.

Davanti ad un’adunata composta più da reduci che combattenti, la Destra molisana si è data appuntamento in occasione della presentazione di un libro: “La Destra sul cuore”, scritto dall’ex Federale dell’MSI e di Alleanza Nazionale, Pierluigi Lepore. Insieme a lui, attualmente segretario provinciale di Forza Italia, gli ex ministri, ex missini ed ex An: Maurizio Gasparri e Altero Matteoli. Gli ex colonnelli di Gianfranco Fini hanno interloquito, intervistati dalla giornalista Pina Petta, accompagnati oltre che dallo stesso Lepore anche da Filoteo Di Sandro, ex assessore e consigliere regionale ed ex Coordinatore regionale di An, e Isabella Beccia, anche lei ex An in Consiglio regionale. Tra il pubblico presente, molti i volti storici della Destra molisana: uno per tutti quello di Nicola Iannitto, ex segretario regionale dell’Ugl e storico segretario dell’MSI a Campobasso negli anni ’70. A Iannitto, per capire che tempi terribili furono quegli anni, toccò accogliere nell’ultimo viaggio Francesco Ciavatta, il ragazzo di soli 18 anni originario di Montagano che una teppa di canaglie rosse uccise alle spalle nell’agguato di Acca Larentia il 7 gennaio 1978.

Insomma, l’aria di pugna che si è respirata in occasione dell’incontro, non ha nulla a che fare con l’odore di sugna che circola di questi tempi nelle stanze della politica. Pur composta da una platea di ex qualcosa, la Destra molisana ha battuto un colpo. Lo ha sintetizzato Filoteo Di Sandro nel corso del proprio intervento, quando bollando come fallimentari i due anni di governo Frattura ha parlato di ampi spazi per il centrodestra.  Il punto cruciale, tuttavia, è proprio questo. Esiste un centrodestra in Molise? Difficile da dire se si considera l’assenza di tutti gli attuali consiglieri regionali, nessuno escluso. In realtà  un popolo di centrodestra c’è, ma è allo sbando, privo com’è di una leadership riconosciuta ed autorevole. Conclusa la parabola di Michele Iorio, il centrodestra è restato letteralmente orfano. A Iorio va imputata la grave colpa di non aver favorito un ricambio, pretendendo la ricandidatura contro frattura, a tutti gli altri quella di non aver stoppato l’ex governatore.

C’è un dato sul quale riflettere, tuttavia: la caduta a picco del consenso verso il presidente Frattura. Dalla Gam alla Sanità, piovono sull’attuale governatore un coro di critiche ed una generale disillusione. Le sempre più frequenti contestazioni alle quali Frattura è sottoposto, sono la cartina di tornasole di un vento che sta cambiando. Del resto, il calderone chiamato PD, un pentolone dove bolle di tutto, è un altro punto a favore di chi invece lavora a valorizzare i tratti identitari di un popolo e di una comunità politica. Il Molise non è e non sarà mai annoverabile tra le regioni rosse. Non lo è nemmeno ora, se si considera la diarchia attualmente al governo: Frattura e Ruta, due democristiani di antico pelo.

La Destra vista attorno al libro di Lepore è un flebile segnale di ripresa, un’indicazione precisa che ha manifestato l’esistenza, nonostante tutto e nonostante i tempi, di una comunità diffusa. Quello che manca è un leader. Se qualcuno c’è, è questa l’ora di fare un passo avanti.

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