A segnalare il fenomeno dei furbetti che incassano il gettone di presenza in Commissione con una semplice firma o pochi minuti di partecipazione, sono stati i consiglieri comunali del Movimento 5 Stelle. A finire nell’occhio del ciclone, potrebbero essere in molti al Comune di Campobasso. Sulla vicenda, tuttavia, è calato un silenzio di tomba
Non possono chiamarsi tecnicamente assenteisti, ma di fatto lo sono. La vicenda, passata inosservata, riguarderebbe alcuni consiglieri comunali di Campobasso. Dopo l’articolo del Giornale del Molise che ha svelato la folle spesa di 30mila euro mensili, quelli che l’amministrazione del capoluogo di media spende mensilmente per i gettoni di presenza all’interno delle commissioni, gli unici che si sono affrettati a chiarire la loro posizione sono stati i componenti del gruppo 5 Stelle: Cretella, Praitano, Gravina e Felice. Sostanzialmente hanno detto che loro il gettone lo meritano tutto in funzione del lavoro svolto. E su questo non ci sentiamo di sollevare dubbi, conoscendo personalmente la serietà dei pentastellati molisani, seppur con l’eccezione di qualche facinoroso addetto allo sparo dei petardi.
Ciò detto, quello che inquieta è il silenzio totale seguito ad una denuncia bella e buona che il sindaco Battista non ha né smentito ma alla quale non ha nemmeno dato seguito.
Hanno scritto i 5 Stelle: “Abbiamo innanzitutto richiesto l’adozione di una norma che determinasse la corresponsione del gettone di presenza solo a seguito della permanenza in aula per almeno 2/3 della durata della commissione, per disincentivare il fenomeno, frequente e innegabile, di consiglieri abituati alla ‘toccata e fuga’. E poi, per rincarare la dose, hanno aggiunto: “Quanto è onesto partecipare ai lavori solo per pochi, pochissimi minuti, sufficienti però a maturare per intero il gettone? Quanto lo è firmare il registro delle presenze per dedicarsi alla consultazione del quotidiano piuttosto che dello smartphone, magari ignorando persino gli argomenti all’ordine del giorno della seduta”?
Se così fosse, come sostengono i grillini – e personalmente non abbiamo motivo di dubitarne – saremmo dinanzi ad una vera e propria “truffa” ai danni degli elettori. I 5 Stelle propongono l’introduzione delle telecamere per trasmettere i lavori delle Commissioni, un’idea che nessuno gli passerà. Il problema però resta. Chi sono i furbetti della Casta che firmano e incassano impunemente? Chi sa parli. Se i grillini conoscono i nomi, li facciano. Altrimenti quella loro resta, come tante questioni grilline, una petizione di principio senza conseguenze pratiche. E il sindaco Battista, che conosciamo come uno dei pochi galantuomini politici in circolazione, perché tace sulla vicenda? Trentamila euro al mese spesi per lorsignori, sono la paga media di trenta operai. Con una differenza, mentre gli operai si spaccano la schiena a tre turni nelle fabbriche o sulle impalcature, lorsignori firmano, incassano e dormono.