di ANNA MARIA DI MATTEO
Parte la mobilitazione in difesa della sanità molisana, della salute dei cittadini, messa seriamente a rischio dai provvedimenti adottati dal commissario Frattura e dal governo.
La Regione deve riappropriarsi della programmazione della sanità. Il Consiglio regionale è stato esautorato, scavalcato dai tecnici ministeriali che stanno decidendo sulla salute dei cittadini. Contro questo stato di cose Angelo Di Stefano, medico molisano, ha deciso di scendere in campo. Nessuna protesta eclatante, nessun corteo o sit-in. Ma azioni più incisive, azioni legali, come il ricorso alla Corte Costituzionale per chiedere la cancellazione dei provvedimenti che mettono a rischio la salute dei cittadini molisani.
Una class action da proporre alla Corte dei Conti per tutelare gli interessi dei cittadini, vessati da tasse e balzelli.
«Frattura deve venire con noi, davanti alla Corte costituzionale per chiedere l’annullamento degli atti adottati sulla sanità del Molise – ha dichiarato il medico – Se sarà applicato il decreto Balduzzi il Consiglio regionale non ha più motivo di esistere. Dunque – ha concluso – se i consiglieri non saranno capaci di riprendersi la programmazione sanitaria, si dimettessero. Noi eleggeremo il nuovo Consiglio regionale. Vedremo cosa sarà in grado di fare».
