Un territorio già penalizzato dai tagli del piano di riordino rivendica il diritto alla salute. Il Vietri che rischia di perdere le sue funzioni di ospedale, l’ospedale di Termoli ridimensionato. I sindaci non escludono di chiedere l’intervento del Prefetto di Campobasso per far valere le ragioni dei cittadini. Lo hanno ribadito a Larino dove sono state affrontate le emergenze e le problematiche dell’area.
”Serve una proposta condivisa – ha osservato il sindaco Vincenzo Notarangelo – ricordo che in Basso Molise non ci sono strutture pubbliche e che la qualità va garantita altrimenti i cittadini saranno costretti ad andare fuori regione”
E ancora ”Non si può chiudere l’ospedale Vietri – ha osservato Notarangelo – ribadendo quelle che sono le eccellenze della struttura sanitaria frentana: ”C’è una camera iperbarica, c’è l’Oculistica, c’è il Pronto Soccorso, non credo che qualcuno voglia assumersi una responsabilità così importante e noi continueremo a batterci per dare ascolto alle esigenze del territorio”.
All’incontro presenti, tuttavia, solo alcuni sindaci del comprensorio, come Luigi Plescia di Ururi: ”Il diritto alla salute non si può ridurre a un discorso di numeri e di calcoli ragioneristici” – ha affermato.
E il sindaco di Montorio ha tagliato corto: ”se all’ordine del giorno dell’incontro ci fossero state le borse lavoro, su venti sindaci invitati – ha concluso – se ne sarebbero presentati ventuno”. Ma la sanità riguarda tutti.