“La politica della doppia verità, quella che vorrebbe risolvere i problemi reali dei più deboli, di chi ha più bisogno in questo difficile momento economico che mette in ginocchio lavoratori e famiglie, e quella che guarda al futuro investendo sugli armamenti a scapito proprio di quelle categorie produttive che più di altre reclamano aiuto. Le richieste del Senatore Ruta che vanno verso la direzione di contribuire alla ripresa del comparto agricolo italiano, nella consapevolezza che a fronte del risparmio sull’Imu sui terreni agricoli e fabbricati rurali proposte in Commissione Agricoltura del Senato, ci saranno maggiori investimenti nel settore agro-alimentare, sono risultate improponibili proprio da quella parte politica che parla di ripresa economica dell’Italia. Da qui le sue dimissioni da capogruppo in seno alla stessa Commissione. Una scelta comprensibile la sua che affonda le radici proprio nella ferma volontà di aiutare lo sviluppo e il comparto agricolo, i coltivatori diretti che andrebbero sostenuti e incentivati per contribuire alla crescita della nostra agricoltura quale perno della ripresa economica di tutto il nostro Paese. E se nel merito se ne poteva discutere, trovarsi costretto a ritirare i propri emendamenti, rappresenta la negazione non soltanto dei diritti di un rappresentante del popolo ma di tutti coloro che lavorano, ogni giorno, per contribuire a che l’Italia esca dal pantano in cui si trova. Per questo al Senatore Roberto Ruta esprimo la mia solidarietà per la scelta coraggiosa, sofferta, conoscendo bene le sue capacità, l’interesse per il confronto e il grande lavoro che ha svolto e continua a svolgere nella Commissione Agricoltura del Senato.”