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venerdì, Dicembre 27, 2024

Petraroia “fuorilegge”! La denuncia di Assindustria Molise: “La legge sulla Formazione professionale è un vero e proprio ricatto”

AperturaPetraroia “fuorilegge”! La denuncia di Assindustria Molise: “La legge sulla Formazione professionale è un vero e proprio ricatto”

Con una denuncia senza precedenti nei confronti di un Assessore regionale al Lavoro, Assindustria Molise fa a pezzi la legge approntata da Michele Petraroia per il riordino della Formazione professionale. Parole durissime quelle del presidente degli industriali del Molise, Mauro Natale, che parla di un vero e proprio “ricatto” e di legge “illegittima”, con riferimento alla norma che impone l’assunzione degli operatori iscritti all’albo regionale a tutti gli enti, pena la mancata concessione dell’accreditamento, che è essenziale per esercitare l’attività,

 “Ancora una volta si è persa l’occasione di andare fino in fondo e cambiare le cose”. Questo il commento a caldo del Presidente di Confindustria Molise Mauro Natale alla proposta di legge presentata dall’Assessore al Lavoro Michele Petraroia sul sistema di istruzione, orientamento e formazione.

La legge, attesa da tempo, riordina le funzioni di tutte le strutture pubbliche e private che operano in questi tre ambiti e promuove innovazioni significative all’organizzazione del sistema. Il punto di caduta è nella fase transitoria, dove riemerge la volontà di perpetuare alcuni privilegi che hanno caratterizzato le passate legislature. La nuova norma, infatti, da una parte abroga l’articolo della legge regionale che istituiva l’albo degli operatori della formazione, dall’altro impone di fatto l’assunzione di questi operatori a tutti gli enti, pena la mancata concessione dell’accreditamento, che è essenziale per esercitare l’attività.

“Una prescrizione del genere è assolutamente illegittima – continua Natale – perché in palese violazione del diritto di ogni ente privato a gestirsi come crede. La libertà nell’esercizio dell’attività d’impresa è un principio costituzionale inviolabile ed è veramente ridicolo inserire un obbligo di assunzione di questo personale addirittura all’interno di una legge regionale”.

L’istituzione di questo Albo ha sollevato  già all’epoca diverse perplessità, proprio riguardo alla sua legittimità, perché ha creato una ingiustificata disparità di tutela tra gli operatori della formazione professionale che vi sono inseriti e tutti gli altri, che operano nei diversi enti accreditati.

“Se oggi non ci sono più le risorse pubbliche per sostenere un sistema creato nell’ambito di una gestione fortemente clientelare come quella delle passate legislature, e questo crea un ulteriore problema occupazionale, non si può pensare che siano i soggetti privati a doverlo risolvere.

Non vogliamo una contrapposizione tra questi operatori e quelli che lavorano negli altri enti, ma non vediamo perché dovremmo garantire a loro un posto di lavoro, magari licenziando gli altri dipendenti non ugualmente tutelati, sotto la minaccia di non vedere concesso o confermato l’accreditamento. E’ un vero proprio ricatto che ha il solo scopo di perpetuare un privilegio che non ha più ragione di esistere, tant’è che nel comma precedente della nuova legge l’Albo viene abolito”.

La proposta di legge ha suscitato lo sdegno di tutti gli enti di formazione molisani, che da tempo chiedevano una riforma del sistema e che si sentono beffati. “A questo punto – conclude il presidente di Assindustria –  dobbiamo pensare che anche le innovazioni importanti che la nuova legge introduce verranno gestite nei fatti allo stesso modo di sempre, e cioè con il bastone e la carota: la pubblica amministrazione ti finanzia, ti concede le autorizzazioni e fa quello che le compete solo se l’impresa asseconda le sue richieste, ovviamente ci riferiamo a quelle non legittime. E’ un sistema che non accettiamo più e che speravamo fosse tramontato, ma evidentemente così non è”.

 

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