di LUCIA LOZZI
Ancora un’importante “galleria” quella presente al Bar del Sole ad Isernia. L’eclettico e attento Renato Rossi ha in esposizione nei suoi locali i quadri di CARMA, pittrice autodidatta e anche poetessa,dalla nascita del gruppo SPAZIOFORMA di Isernia alla partecipazione al CLUB degli ARTISTI di Foggia, alle sue esposizioni non solo tutte molisane ma anche di fuori regione e nazione, Princeton e New York ne sono la riprova. Numerose le partecipazioni a mostre collettive nazionali ed internazionali, Bupapest, New York, Roma,Torino, Milano e altre ancora . I Murales a Capriati a Volturno per conto della Comunità Montana, presenze importanti quali la Rassegna Ricerche Contemporanee a Pianella la cui opera è acquisita per la Pinacoteca Civica. Inviti importanti dalla Rassegna Omaggio ad Angelo Umberto Scarano dal Comune di Cepagatti, alla mostra Maestri a Campomarino , dalla XXVI Edizione del Premio Sulmona dove le viene assegnata la TARGA D’ARGENTO, alla 1a Rassegna Nazionale d’arte contemporanea a Popoli AQ) Museo Corradino D’ascanio, alla IX Edizione del Premio LA PORTELLA di Carsoli (AQ) ed al Premio Filignano. Premiata per la pittura e la poesia in tante citta’, apprezzata a tutti i livelli nazionali e internazionali. Un percorso di tutto rispetto che fa dell’artista un simbolo di grande orgoglio molisano. E’ stata recensita in molti giornali, riviste, volumi d’arte, trasmissioni della RAI -TV e da emittenti sia in Italia che all’Estero. Numerosi i critici, poeti e giornalisti si sono interessati alla sua pittura, una pittura, oggi, di acrilico o ad olio su tela. Corrente espressionista firma le sue opere con il suo Carma accompagnato da una “st”, che indica un “senza tempo” perché ritiene che il tempo sia un dato astratto e non esista, il tempo che incide sulla nostra vita in modo indelebile ma non deve più e, assolutamente, condizionare la nostra esistenza, lasciarci liberi di viverla. Partendo da ispirazioni di grandi maestri come Picasso, Kandinskij, Van Gogh, Matisse, e soprattutto Chagall, e quindi da una pittura dai riflessi innaturali e da raffigurazioni tormentate arriva, oggi, ad un approccio espressionista dove la sua arte, i suoi quadri evidenziano in pieno e in modo maturo la sua personalità . Decisa, libera, forte e anche romantica, le sue figure, oggetti, animali creano composizioni geometriche, armoniose che si muovono sulla tela con liberta’ e raffinatezza imprimendo la sensazione, in chi osserva, di profondita’ del mondo interiore di chi le dipinge. Carma rappresenta qualcosa di irreale pertinente a lei, senza influenze esterne che la condizionano. Carma esprime la sua personalita’ in una “felicita’”descrittiva, nei colori vivaci, suggestivi e nei segni, con pennellate decise, rapide, istintive. Alcune delle tante: Danza, Nella luce, Dialogo, Dolore e Amore, Seminatrice, un turbinio di giochi di colore, sensazioni, fantasia, consapevolezza estetica e spirituale, improvvise e occasionali fantasie alimentate da profondi contenuti culturali capaci di destare forti emozioni. Una costante riflessione sull’essere e sul malessere del nostro tempo senza dimenticare l’istinto romantico che pone in tutta la sua attivita’ sia di pittrice che di scrittrice, che della sua cultura ne fa un forma d’arte e che più che tendere alla somiglianza con il vero, lascia spazio al suo sogno. Emozioni che vuole far arrivare al cuore di chi osserva, in modo diretto, immediato ma, prima ancora, emozioni che devono essere avvertite dall’artista coinvolta dal soggetto trattato e, solo successivamente, dovranno “sprigionarsi” sullo spettatore che la osserva, che ne apprezza i colori, i personaggi . Figure, animali, fiori, paesaggi, autoritratti e tante altre realtà sognate dall’artista e ipotizzate in un mondo tormentato dal benessere della libertà e dell’anarchia. L’artista molisana, sostanzialmente, è propensa a guardare con occhio infantile e distaccato la realtà circostante che le serve da ispirazione. Nella sua originalità è riuscita, e riesce, a costruire una propria identità . Ripropone l’immagine e, contemporaneamente, esalta i valori strutturali dello spazio. Raccoglie percezioni che orientano le sue opere e, contemporaneamente, traduce in composizioni gioiose senza dover ad ogni costo esprimere un pensiero troppo serio. In questo modo, anche chi osserva i suoi quadri in un armonia di colori, avverte la sensazione di qualcosa di stimolante, leggero, esaltante in un mondo tutto da scoprire. In una delle innumerevoli critiche a lei dedicate, Leo Strozzieri definisce le opere di CARMA ” una magnifica apologia della visione anarchica della vita,un’anarchia che si identifica con la fantasia e l’abolizione sistematica della concretezza, che è repressiva di ogni forma di creatività ”. Soggetti quali un gatto o un cavallo o il volto di una fanciulla, per quanto semplici, “subiscono” la travolgente fantasia dell’artista e si trasformano in soggetti ludici. L’arte nella soggettività di Carma rovescia la prospettiva del passato e si rivolge alla contemplazione dell’idea artistica per arrivare ad una felicità che riesce ad appagarla con il discorso della propria favola ricca di colori . La pittura così accesa viene considerata come un modo di esprimere se stessa, con un linguaggio tutt’altro che placato ma allo stesso rempo sensibile; dalla gamma di colori forti al movimento e alla vitalita’ della singola figura , della coppia o della maternità . Quadri ricchi di emozioni e di significati profondi, inconsci, espressi e non. La pittrice Carma ha la necessità di esprimersi, vuole conoscersi e comunicare e vuole comunicare non solo ciò che sa e che conosce, ma cio’ che sente e cio’ che non sa e per questo lo dipinge, per osservarlo a sua volta. Spontanea, istintiva anche nel movimento della mano che scorre veloce e a scatti sulla tela, sempre mossa dal uno slancio di sentimento poetico del colore e da un costante linguaggio dei segni quasi scrivesse per creare armonia e gioia, alla costante ricerca di una individualità in continua evoluzione. Una CARMA che ripercorre con la memoria le immagini di un tempo perduto e cerca di riconoscersi nel suo ruolo fatto di impegno, di evasione e di lotta. Anche la scelta di figure femminili con eleganti cappelli, immerse in paesaggi di luce, di fiori, di immagini fuori tempo, fuori della storia, romantiche, rappresenta una fuga dall’imbarbarimento dei costumi e delle culture di massa inadeguate Nel mondo di Carma il punto centrale di riferimento e’ l’idea della donna-natura-amore, ma senza istigazioni di carattere femministico. Esplicito, poi, il riferimento alla religione induista, con la sua legge del karma, che prevede tutto il bene e il male come conseguenza delle azioni compiute in esistenze precedenti. La scelta del suo nome d’arte ci svela anche il percorso da cui prende vita l’esperienza artistica della pittrice che non e’ vittima del destino, anzi, gli tiene testa e lo fa con ironia e determinazione. Ma quello che appare evidente, attrae e ” riscalda il cuore e gli occhi”, per chi la conosce, e’ la CARMA donna, nella vita quotidiana, creatura deliziosa, gentile nei modi e nell’animo, disponibile solare e colta. Come non riconoscere nelle sue opere questi tratti, come non farsi coinvolgere in un turbinio di sensazioni, positive, fiabesche e, contemporaneamente, reali pur “abitando in via infinito” e proponendoci opere senza tempo.
CARMA: ” sempre cercherò fuggendo quel che un giorno persi. Sempre perderò quel che cerco per cercar sempre fuggendo” .