Situazione quanto mai altalenante allo Zuccherificio del Molise dove l’incertezza gioca sui nervi dei lavoratori una partita dove le carte in tavola cambiano da un giorno all’altro. Il 30 marzo la Regione rassicura i dipendenti che nel caso in cui Aria Food si tira indietro entra in gioco l’amministrazione pubblica. Il 16 aprile l’amministratore delegato della NewCo Enrico Cianciosi comunica che non si fa la campagna perchè ci sono troppi debiti. Il 21 aprile, ieri, nel nuovo incontro con i sindacati Cianciosi cambia strategia e annuncia: “La campagna si può fare, a patto che alla Srl venga concesso e garantito il medesimo trattamento che la procedura concorsuale ha riservato ad Aria Food”. Cosa significa? Che il ramo d’azienda deve essere affittato al prezzo agevolato di 300mila euro e non di 2 milioni, come prevedevano gli accordi che aveva preso l’ex manager Alfieri e validi fino al 2016. Non solo, Cianciosi è arrivato alla riunione con un piano di razionalizzazione dei costi già pronto e che prevede una microcampagna da fare utilizzando il gasolio e non il metano. Solo questa scelta porterebbe un risparmio di 700mila euro, tassa di concessione da pagare esclusivamente per l’apertura del gas. La campagna inoltre si farebbe senza richiamare gli operai stagionali e con bietole che verrebbero seminate da subito nei terreni demaniali della Regione e che sarebbero pronte per la fine di agosto. A conti fatti a stagione conclusa ci sarebbe un passivo di 2 milioni e mezzo di euro. Che però la Srl già indebitata non si può permettere: è per questo che Cianciosi ha chiesto alla Regione di fare da garante e di ricapitalizzare la Srl a fine campagna per riassorbire le perdite. Insomma una sorta di exit strategy con cui la NewCo ha deciso di prendere in mano la situazione senza aspettare i tempi per un accordo con Aria Food, ai ferri corti con la Regione. Aria Food aveva infatti preso altro tempo prima di formalizzare il contratto di affitto dopo aver assistito alla lievitazione dei debiti della Srl rispetto a quelli certificati a febbraio all’atto della firma del preliminare. Un piano che di fatto prevede l’estromissione di Diego Volpe Pasini a cui rimarrebbe, per il momento, solo il confezionamento dello zucchero. La proposta di Cianciosi è stata presentata al giudice che ha 48 ore di tempo per dare il suo ok. Passato questo termine senza risposte l’amministratore unico è determinato a portare i libri in tribunale e mettere in liquidazione la NewCo, che significherebbe il licenziamento degli 80 dipendenti. La ‘partita Zuccherificio’, dunque, si gioca tutta tra oggi e domani.