Profondo rosso nei conti della sanità regionale, Lucio Pastore del comitato Veneziale bene comune, in accordo con il comitato pro Cardarelli, ha lanciato a Isernia una proposta che supera l’attuale contrasto tra azienda universitaria, proposta da Roberto Ruta, e rigida applicazione del decreto Balduzzi.
Per i comitati, l’azienda universitaria è da bocciare, mentre c’è da fare tanto sul recupero di posti letto e soldi, tagliando i costi della sanità privata.
L’azienda universitaria, per Pastore, avrebbe dei costi di gestione ancora più alti e insostenibili per le casse della Regione, mentre se si tiene presente l’articolo quinto della Costituzione, si può chiedere la deroga al decreto Balduzzi e mantenere i Dea di primo livello a Termoli e Isernia e il Dea di secondo livello al Cardarelli.
Le risorse possono essere reperite, facendo rientrare nel tetto massimo del 15% i fondi destinati alla sanità privata.