7.6 C
Campobasso
giovedì, Gennaio 30, 2025

«Necessario fare un salto di qualità. Il Molise non si può aspettare che le iniziative di sviluppo arrivino tutte dal Governo centrale» Susanna Camusso a Campobasso per la due giorni di lavori della Cgil. Ribadita la decisione di una mobilitazione generale in autunno

Senza categoria«Necessario fare un salto di qualità. Il Molise non si può aspettare che le iniziative di sviluppo arrivino tutte dal Governo centrale» Susanna Camusso a Campobasso per...


di MARTA MARTINO

I due giorni di lavori che la Cgil Molise ha dedicato al tema «Dalla crisi ad una nuova qualità dello sviluppo» sono stati proficui: si è arrivati, confrontandosi con gli altri sindacati, alla definizione delle vertenze e delle piattaforme lavoro e alla decisione di indire una grande manifestazione generale in autunno. Mentre, nel breve termine, tutte le realtà regionali in crisi si ritroveranno sotto le finestre della giunta il 15 maggio. A comunicarlo al microfono alla platea di lavoratori, cassa integrati e licenziati, è stato il segretario regionale Cgil Sandro Fattore.

I dati, drammatici, del Molise che perde pezzi di aziende e occupati per strada sono stati sciorinati, ancora una volta, alla presenza di Susanna Camusso, tornata a Campobasso dopo un anno. Una situazione che la segretaria nazionale Cgil non ha trovato molto cambiata dall’ultima visita. Vestito nero al ginocchio, giacca rossa e scarpe con un accenno di tacco, dopo le strette di mano e i selfie con i suoi simpatizzanti, ha affrontato i nodi delle questioni più importanti.
« Quello che dico al mio ritorno qui in Molise è che la mobilitazione unitaria di un anno fa ci ha portati a pensare a questa regione come una realtà che stava vivendo una forte crisi economica. E che, per fronteggiarla, bisognava costruire un accordo di programma. A distanza di un anno, dico che qualche progresso è stato fatto, ma bisogna insistere. Sono tornata per dire che bisogna fare un salto di qualità per rompere con la gestione passata, provare a cogliere le opportunità che ci sono, per dare una opportunità di sviluppo al territorio partendo dalle sue caratteristiche, facendo delle scelte. Per esempio, non si può pensare ad una sanità fatta di convenzioni, che non risponde ai cittadini e che continua ad accumulare debiti» ha spiegato la Camusso. La politica locale quindi deve fare il suo dovere ed essere oculata, perché i fondi comunitari che vengono elargiti non vanno utilizzati «a pioggia» ma investiti nello sviluppo. «Le regioni non possono aspettarsi, nemmeno il Molise, che le iniziative arrivino sempre dal Governo di Roma. Queste devono nascere su iniziativa locale, perché gli enti locali conoscono il territorio che amministrano e le ricchezze che ci sono, in modo da creare le filiere che portano sviluppo e quindi lavoro. Certo, servono anche le scelte nazionali, che finora sono state inadeguate per via della politica di austerity» ha ricordato la segretaria Cgil. Scelte nazionali che, almeno sul mondo della scuola, potrebbero venire condizionate dal massiccio sciopero di qualche giorno fa e fare un passo indietro. « Ci sono segnali di attenzione per le richieste arrivate dalla manifestazione di piazza- ha riconosciuto la Camusso che però ha immediatamente aggiunto che a suo modo di vedere non sono stati affrontati i 3 nodi principali : « la situazione dei lavoratori precari; figura del dirigente scolastico che non può essere padre-padrone e diritto allo studio e funzione della scuola. Se non vengono affrontati questi punti siamo ben lontani dall’avere una soluzione». Una cosa positiva però ci sarebbe: la modifica dell’articolo 12 impedisce i licenziamenti. « Ma non basta rinviarli, ci vuole una soluzione definitiva per i lavoratori precari». Infine, il commento sul «pasticcio pensioni»: «Le sentenze vanno applicate e a maggior ragione quelle della Corte Costituzionale. Il Governo se non coglie l’occasione di mettere mano a quella legge delle pensioni, su cui tante volte abbiamo chiesto un confronto, farà un grosso sbaglio. Ha finalmente l’occasione di ristabilire i principi di equità e giustizia».

Ultime Notizie