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sabato, Dicembre 21, 2024

Medicina da ‘ricovero’, a Isernia stato di agitazione dei sanitari del Pronto soccorso

AperturaMedicina da 'ricovero', a Isernia stato di agitazione dei sanitari del Pronto soccorso


Emergenza sanità, stato di agitazione al Pronto soccorso del Ferdinando Veneziale, dove i medici continuano ad opporsi alla decisione dell’Asrem, che ha stabilito per loro la copertura dei turni anche al Pronto soccorso di Venafro. Questa mattina tutti i medici hanno manifestato con striscioni e assemblea davanti l’entrata del reparto.
Scoppia così una nuova protesta dei medici del Pronto soccorso del Veneziale di Isernia, i sanitari stanno combattendo strenuamente contro la volontà dei vertici Asrem che vorrebbero, da loro, anche la copertura dei turni al Pronto soccorso del Santissimo Rosario. Un Pronto soccorso che, però, non può assolutamente funzionare perchè a Venafro non sono attivi in maniera organica i servizi principali di appoggio alla medicina d’emergenza come chirurgia, radiologia, anestesia e rianimazione. Per cui non serve a niente mantenere in piedi un reparto che, puntualmente, manda tutti a Isernia perchè non sa dove ricoverare chi si reca al pronto soccorso.
Presente alla manifestazione di Isernia anche una delegazione dei medici attualmente in servizio al Pronto soccorso di Venafro che ha confermato lo stato di disagio esistente al Santissimo Rosario con una medicine d’emergenza che si limita a fare l’accettazione e poi trasferire i pazienti a Isernia. Una condizione demenziale con costi e sovraccarichi inutili.
Ma non c’è solo il problema Venafro che angoscia i sanitari del Pronto soccorso di Isernia, dove la gran parte del personale è precaria e ora guarda con preoccupazione alla legge di stabilizzazione che è stata bocciata dal governo. Se non si farà qualcosa, entro pochi mesi il Pronto soccorso di Isernia potrebbe anche chiudere perchè, come ha confermato uno dei sanitari in servizio, il 70 per cento del personale è precario.

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