La telefonata è arrivata ai carabinieri di Isernia: “C’è uno zaino con una bomba nei tribunali di Isernia e di Larino”. Poi hanno messo giù. Subito sono scattate le operazioni di verifica e nei due presidi di giustizia sono arrivate le forze dell’ordine. A Larino, come nel capoluogo pentro, la struttura è stata evacuata. Personale, giudici e avvocati sono scesi in strada. L’edificio in pochi minuti si è svuotato per permette ai carabinieri di controllare uffici e aule. Da un primo sopralluogo non è emerso nulla. A Isernia dopo i controlli l’attività giudiziaria è ripartita. A Larino invece si è atteso l’arrivo dei cani del Nucleo Artificieri della Polizia di Pescara per un ulteriore controllo. Solo successivamente il tribunale è stato riaperto al pubblico. Nel frattempo personale e avvocati hanno atteso in strada e in piazza che si concludessero i controlli. Mattinata dunque convulsa e piena di disagi nei due presidi, che a questo punto sono stati vittime di uno scherzo. Controlli però obbligatori con il contesto sociale attuale e dove possibili attentati potrebbero coinvolgere anche il territorio italiano. Nei giorni scorsi proprio a Larino sono iniziate le procedure per installare il metal detector. Dopo i drammatici eventi di Milano, dove un uomo è riuscito a entrare in tribunale con una pistola uccidendo tre persone in tutta Italia è stato chiesto di potenziare le misure di sicurezza nelle aule di giustizia. A Larino verrà incrementato anche il sistema di videosorveglianza.
