Una battaglia per la difesa della sanità e di presidi punto di riferimento per l’intero territorio. Dopo la decisione del Tar Molise che, in sostanza, ha bocciato i tagli negli ospedali di Larino e Venafro, le amministrazioni locali e i Comitati rinnovano l’impegno per tutelare i servizi e salvaguardare i livelli essenziali di assistenza. A Larino un primo incontro per discutere della sentenza dopo aver sentito anche l’avvocato Alfredo Ricci che ha seguito passo dopo passo tutto il ricorso. Ora si aprono nuovi scenari ma i problemi non sono finiti. Questo l’intervento dell’assessore comunale con delega alla sanità, Michele Palmieri: ”C’è grande soddisfazione, è una cosa che ci aspettavamo e così è stata eravamo fiduciosi per questa sentenza positiva di questo ricorso al Tar speriamo che adesso si attuerà e ripristinerà lo status quo ante per quanto riguarda i servizi erogati dal Vietri con tutti i reparti funzionali. Chiediamo che sia ristabilito lo status quo ante oltre a una riorganizzazione equa per tutto il territorio molisano e in particolar modo con la maggiore attenzione per il territorio bassomolisano perché non sussistono strutture private ma solo pubbliche e quindi bisogna ragionare nell’ottica di assicurare un servizio e garantire i livelli essenziali di assistenza. Il decreto Balduzzi ancora non viene applicato in Molise c’è stata questa sentenza perché non c’era la legittimità da parte del sub commissario a fare di questi atti e pe provvedimenti perché la decisione era rimandata tutta al consiglio regionale in materia di sanità pubblica”.
Non è la prima volta che il Comitato Pro Vietri considera la strada del ricorso e anche in passato le decisioni dei giudici hanno permesso di mantenere l’ospedale ed evitare ulteriori ripercussioni. Così Pardo Spina, presidente dell’associazione è intervenuto all’indomani della sentenza del Tar Molise: ”Il comitato rimane piuttosto stupefatto di fronte a un comportamento ricevuto da quelli che ci controllano in quanto noi abbiamo sostenuto e sosteniamo ancora che il nostro ospedale si inserisce in un discorso di complementarietà con quello di Termoli ed è quello che può anche meglio garantire i livelli essenziali di assistenza per cui queste serenate che ci vengono da fuori da una parte ci fanno gioire perché ci hanno riconosciuto che avevamo detto bene e abbiamo ragione ma dall’altra parte nasce il sospetto che questa sia una mossa e una manovra e potremmo trovarci di fronte a una sorpresa che annulla tutto quello che era il nostro piano che abbiamo formulato e di fronte al quale intendiamo andare avanti. La sorpresa è che adesso ci si dice che abbiamo ragione poi con qualche piccola manovra che si potrebbe già pensare faranno il contrario e ci troviamo con il sedere per terra perché in sostanza potremmo sostenere la tesi che abbiamo sempre sostenuto a patto che la sanità gestita dalla Regione Molise sia veramente sanità che rispecchia delle tesi che abbiamo sostenuto e fa il servizio pubblico e non quello privato”.