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INCHIESTA GARANZIA GIOVANI. Clientelismo e cialtronerie al tempo del centrosinistra: ecco i nomi e le responsabilità

AperturaINCHIESTA GARANZIA GIOVANI. Clientelismo e cialtronerie al tempo del centrosinistra: ecco i nomi e le responsabilità

Garanzia_giovani-1000x5001di PASQUALE DI BELLO

Garanzia Giovani, la più grande macchina clientelare messa in piedi dal centrosinistra. Il piano dell’Unione Europea, destinato al sostegno dei giovani disoccupati, si è trasformato da strumento per l’inserimento lavorativo in macchina clientelare nelle mani del centrosinistra al governo della Regione. Nell’inchiesta condotta dal Giornale del Molise: ombre, inefficienze, mezze verità e responsabilità politiche di un fallimento scandaloso. 

PREMESSA

Con la pubblicazione avvenuta sul bollettino regionale del 16 aprile 2015, la Regione Molise ha dato corso al bando per i “Tirocini extracurriculari” previsto nell’ambito del piano “Garanzia Giovani”, un progetto quest’ultimo di derivazione e finanziamento europei  destinato a contrastare il fenomeno della disoccupazione e destinato a soggetti compresi tra i 15 e i 29 anni che non siano inseriti né in un percorso di istruzione né di formazione.

Complessivamente, attingendo anche ad ulteriori risorse, la Giunta regionale (delibera 154 del 3 aprile 2015) ha stanziato per la misura che nell’ambito di “Garanzia Giovani” destinata ai tirocini extracurriculari la somma complessiva di 5.427.267, 33 euro. Finalità dei tirocini extracurriculari è quella di “agevolare le scelte professionali e favorire l’occupabilità” dei soggetti iscritti a “Garanzia Giovani”. La dotazione complessiva assegnata dall’Unione europea (per il tramite del Governo italiano) alla Regione Molise per la realizzazione del programma “Garanzia Giovani”. è di 7.673.740 euro. Un mare di soldi.

I SOGGETTI RESPONSABILI DEL PIANO GARANZIA GIOVANI

  1. Con delibera n. 660 del 2 dicembre 2014 la Giunta regionale del Molise ha stabilito di:
  1.  “demandare all’Ing. Massimo Pillarella (strettissimo collaboratore del presidente Frattura, ndr.)di rappresentare la Regione Molise per l’attuazione del Piano Garanzia Giovani, affidandogli ogni attività di relazione con gli organi governativi di livello centrale e di coordinamento ed organizzazione dei singoli interventi necessari all’attuazione del Piano stesso”;
  2. “formalizzare all’Agenzia Regionale Molise Lavoro l’incarico di svolgere le attività legate alla gestione operativa del PO Garanzia Giovani Molise, sotto la direzione e coordinamento strategico del Responsabile Regionale della Programmazione, Direttore dell’Area seconda ing. Massimo Pillarella, con impegno ad assicurare un costante flusso informativo DI TUTTI I DATI INERENTI LA GESTIONE del piano Garanzia Giovani Molise verso gli Uffici dell’Assessorato al Lavoro e i componenti della Cabina di Regia (tavolo tecnico tra Regione, rappresentanti dei sindacati e degli imprenditori, ndr.), per quanto previsto, in stretta relazione con i Centri per l’Impiego ed eventuali altri soggetti interessati”.
  1. Con determina n. 5 del 27 marzo 2015 del Direttore Generale dell’Agenzia Molise Lavoro, l’Arch. Domenico Pollice, direttore del Servizio politiche attive del lavoro, è stato nominato responsabile unico del procedimento per la gestione dell’avviso tirocini extracurricolari di inserimento e reinserimento per giovani iscritti al programma Garanzia Giovani della Regione Molise.
  2. Con delibera n. 154 del 4 aprile 2015 la Giunta regionale del Molise, su proposta dell’assessore al Lavoro e vicepresidente della Regione, Michele Petraroia, ha approvato l’avviso per i tirocini extracurriculari incaricando della gestione operativa del medesimo l’Agenzia regionale Molise Lavoro. Direttore dell’Agenzia è la dottoressa Gabriella Guacci.
  3. Ai sensi del comma 7 dell’art. 123 del Regolamento (UE) n. 1303/2013 alla Regione Molise è affidata la realizzazione del Piano Garanzia Giovani a livello regionale.

L’ANTEFATTO

Il 24 luglio scorso (fate attenzione alle date), con un servizio a firma di Giovanni Minicozzi, trasmesso dall’emittente Telemolise, sono stati sollevati forti dubbi sulla gestione e sulla regolarità dei tirocini extracurricolari legati al programma “Garanzia Giovani”. Il sospetto, in quel momento legato a indiscrezioni, era legato alla ammissione al tirocinio presso aziende e imprese di soggetti sprovvisti dei titoli necessari. In particolare, l’iscrizione al programma “Garanzia Giovani” e la relativa “profilazione” da parte dei Centri per l’impiego. Il 25 luglio interviene sul tema l’assessore regionale al Lavoro, Michele Petraroia, che sostanzialmente dice una cosa: chi sa denunci; poi aggiunge: “se segnalate, eventuali irregolarità saranno inoltrate pure alla magistratura”. Due giorni dopo, il 26 luglio, il Giornale del Molise prosegue l’inchiesta sottolineando le possibili responsabilità politiche che emergerebbero in caso di irregolarità e che spetterebbero proprio all’assessore Petraroia. Il giorno 27 luglio interviene sulla vicenda la responsabile del “Mercato del Lavoro” della CGIL e componente la “Cabina di regia” del progetto “Garanzia Giovani” , Lucia Merlo, che sottolinea proprio la necessità di verificare, oltre agli altri livelli di responsabilità, proprio la responsabilità politica dell’accaduto. Accaduto, in quel momento, tutto da provare. Il 30 luglio, a circa una settimana dalla prima denuncia delle irregolarità, dall’Agenzia Regionale Molise Lavoro viene diramata una nota a firma del direttore, Gabriella Guacci, nella quale si ammette l’inammissibilità di “19 domande di tirocinio che, sulla base delle certificazioni presentate da alcuni Soggetti promotori, erano state ritenute ammissibili”. La stessa Guacci, nella medesima nota, precisa che tale situazione di irregolarità “è stata rettificata con determina n. 9 del 22 luglio 2014”.

IL FATTO E I NUMERI

Nel frattempo spuntano le carte e i conti non tornano. Dai dati in nostro possesso sono ben 41 i casi di tirocini extracurricolari legati al programma “Garanzia Giovani” che presentano irregolarità: 9 quelli che riguardano tirocini avviati, 6 quelli “misteriosamente” annullati dopo aver inoltrato al Centro per l’impiego il modello Unilav, ovvero il documento telematico col quale si comunica la costituzione del rapporto di lavoro (in questo caso il tirocinio). Altri 26 sono i casi di tirocini inseriti semplicemente nelle liste di quelli autorizzati. Quindi i casi, dal nostro riscontro, sarebbero 41 e non 19 e tutti presentano alternativamente due tipi di irregolarità: la mancata iscrizione al piano “Garanzia Giovani” e/o la mancata profilazione. Le due condizioni sono indispensabili per accedere ai tirocini.

LA MACCHINA CLIENTELARE

Il piano “Garanzia Giovani”, concepito per un mercato del lavoro dinamico, tipico dei paesi avanzati dell’Unione Europea, ha come finalità quella dell’inserimento dei giovani disoccupati nel mondo lavorativo. In particolare, la misura dei tirocini extracurricolari è quella che più fa affidamento sulla permanenza in azienda del giovane disoccupato una volta terminati i sei mesi di apprendistato. L’esatto contrario di quello accadrà in Molise. E non è una previsione da “gufi”, a dirlo sono ancora una volta i numeri e quello che c’è dietro.

Le domande al 30 giugno (il bando è del 16 aprile 2015) sono state 810 e i progetti di tirocinio già finanziati sono 650, di cui 290 già avviati. Altri 120 sono in attesa di finanziamento. Complessivamente, quindi, delle 810 domande ne sono state ammesse 770.

E’ andando a guardare la tipologia dei tirocini che emerge lo stravolgimento che il progetto ha subito in Molise, trasformandosi (salvo poche eccezioni) da un lato in un mezzo per assicurarsi manodopera a buon mercato e dall’altro in una strumento di turboclientelismo politico. Tra le domande presentate c’è di tutto e, a darci un’attenta lettura, si scopre che il Molise è una regione a fortissima (si fa per dire) richiesta di baristi, camerieri, estetisti, acconciatori, commessi, magazzinieri, contabili, archivisti, muratori (capito? con l’edilizia in agonia), segretarie, cuochi , babysitter. Peccato che normalmente, per tutte le professioni elencate, trovare un giorno di lavoro è un’impresa disperata. Ma quello che sorprende, come di solito accade, è il senso robusto e involontario dell’ironia che accompagna ogni intrallazzo. Andando sempre a scavare tra le domande viene fuori che in Molise, tra i tirocini richiesti, ci sono quelli per “Addetti alle agenzie di pompe funebri”, “Istruttori di discipline sportive non agonistiche”, “Modellisti di capi di abbigliamento”, “Allenatori e tecnici sportivi”, “Esperti nello studio, nella gestione e nel controllo dei fenomeni sociali”, “Addetti al protocollo e allo smistamento di documenti”, “Lettori di contatori e collettori di monete” e, per finire, “Conduttori di trattori agricoli”.

Appare evidente, anche ai più sprovveduti, come sul piano Garanzia Giovani sia in corso una gigantesca speculazione politico-clientelare, ancora più grave di quelle consuete perché si abbatte sulla pelle di giovani disoccupati a cui vengono assicurati 450 euro per sei mesi e poi il vuoto assoluto. Aspettiamo di conoscere a consuntivo i risultati pratici che Garanzia Giovani darà in Molise, ovvero quanti dei 770 tirocinanti avranno trovato un’occupazione alla fine del semestre. Intanto la politica su questo ci campa, essendo il vero mediatore tra la domanda e la richiesta dei tirocini. Ai Soggetti promotori (quelli che fanno incontrare giovani e imprese) ci si arriva, come si dice in gergo, “già parlati”, adeguatamente indirizzati dal politico di turno che pesca giovani e imprese tra i propri schedari. I casi di chi compie un percorso semplice e lineare (iscrizione a Garanzia Giovani e profilazione al Centro per l’impiego) non fanno testo. Le anomalie emerse in queste settimane, altro non sono che la cartina di tornasole di questo sistema perverso basato spesso e volentieri su forzature e favoritismi. I 41 casi anomali andrebbero analizzati uno ad uno, ma questo non è un compito che spetta al cronista.

petraIL CONTROLLO TECNICO E LA RESPONSABILITA’ POLITICA

Quello che a noi preme, invece, è mettere in evidenza la responsabilità politica che investe l’intera vicenda, perché se da un lato vi è un controllo tecnico che investe la catena dei soggetti a cui viene affidata la responsabilità operativa del progetto, dall’altro vi è una massiccia cortina fumogena dietro alla quale si nasconde il livello politico che, in queste settimane, non ha fatto altro che scaricare su altri soggetti ogni questione: dall’Ispettorato del Lavoro, all’Inps ai Centri per l’impiego ai Soggetti promotori. Al termine della catena di comando del piano Garanzia Giovani c’è l’Assessorato al Lavoro della Regione Molise e, al vertice dell’assessorato, c’è l’ex segretario regionale della Cgil e attuale vice presidente della Regione, Michele Petraroia, consigliere regionale del Partito democratico.

Cominciamo col dire a chi competono le attività di informazione nei confronti dell’Assessorato al lavoro. Spetta all’Agenzia Regionale Molise Lavoro “assicurare un costante flusso informativo DI TUTTI I DATI INERENTI LA GESTIONE del piano Garanzia Giovani Molise verso gli Uffici dell’Assessorato al Lavoro” questo “sotto la direzione e coordinamento strategico del Responsabile Regionale della Programmazione, Direttore dell’Area seconda ing. Massimo Pillarella” (delibera di Giunta regionale n. 660 del 2 dicembre 2014).

I medesimi concetti vengono ulteriormente ribaditi con la DGR . 346 del 30 giugno 2015 con la quale vengono spesi altri 198mila euro a favore dell’Agenzia Regionale Molise Lavoro, di cui 40mila per la comunicazione del piano Garanzia Giovani e 158mila proprio per il supporto gestionale che, tra le altre cose, comprende anche la trasmissione dei dati all’assessorato. Una considerazione a parte va fata sulla comunicazione. Al 30 giugno 2015, ed è il direttore Guacci a dirlo, sono già pervenute 810 domande, viene quindi da chiedersi cosa vada comunicato, a due mesi dall’avvio del bando, con i 40mila euro stanziati. Ma riprendiamo il filo del nostro discorso. Il direttore Guacci, nella sua nota del 30 luglio, fa riferimento alla determina dirigenziale n. 9 del 22 luglio 2015 (da notare che la precedente, con una prateria di giorni nel mezzo, è del 15 luglio) con la quale l’Agenzia ha rettificato le posizioni irregolari a seguito (testuale dalla determina) di “alcuni controlli su domande già ritenute ammissibili”.

Allora, posto che all’Agenzia diretta dalla Guacci compete, sotto la supervisione specifica di Pillarella, “assicurare un costante flusso informativo DI TUTTI I DATI INERENTI LA GESTIONE del piano Garanzia Giovani Molise verso gli Uffici dell’Assessorato al Lavoro”, perché di fronte ad anomalie così gravi non è stato allertato l’Assessorato al Lavoro? E perché questo non è stato fatto (non vi è traccia) dopo che le anomalie sono state segnalate dalla stampa (24 e 26 luglio)? E, fatto ancora più grave, perché l’assessore Petraroia il 25 luglio (la determina di rettifica è del 22) dice: chi sa denunci, “se segnalate, eventuali irregolarità saranno inoltrate pure alla magistratura”.

Le carte parlano chiaro e chi doveva sapere (visto i soldi spesi proprio per questo, 158mila euro) era proprio Petraroia e chi doveva segnalare è proprio l’Agenzia Molise Lavoro, diretta dalla Guacci sotto la supervisione specifica di Pillarella. Allora delle due l’una: o l’Agenzia, che aveva un preciso obbligo, non ha comunicato nulla all’Assessorato o Petraroia sapeva. Non avendo elementi per provare la seconda tesi ed essendo ampiamente verosimile la prima, c’è da chiedersi quale sia la reale capacità dell’assessore Petraroia di governare un assessorato strategico per la Regione e vitale per migliaia di lavoratori. Il pasticcio “Garanzia Giovani”, sul quale molte altre ombre si addensano e su cui continueremo a scavare, non è solo l’evidenza palmare di un centrosinistra dedito al clientelismo più sfrenato ma è la prova provata dell’incapacità di un assessore che trascorre il proprio tempo ad inondare le redazioni di mezzo mondo con i suoi fluviali comunicati stampa e perde di vista le questioni essenziali e vitali che riguardano il suo incarico. Per questa ragione è lui che porta tutto intero il perso e la responsabilità politica della disastrosa gestione di Garanzia Giovani. Per questa ragione, insieme a Guacci e Pillarella per ciò che a loro spetta in termini di responsabilità e competenze, Michele Petraroia dovrebbe rassegnare le dimissioni dal proprio incarico e chiedere scusa a centinaia di ragazzi che in Garanzia Giovani hanno visto un’opportunità e invece hanno trovato l’ennesima fregatura.

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