Ha destato clamore a Isernia l’operazione condotta dalla Squadra mobile che ha portato all’esecuzione della misura cautelare degli arresti domiciliari nei confronti dell’imprenditore Mario Ciampittiello. È accusato di usura aggravata. Si parla di prestiti con tassi d’interesse che in alcuni casi sarebbero lievitati fino al 465%. Venerdì mattina, assistito dai suoi legali di fiducia, Arturo Messere e Fabio Milano, l’indagato avrà la possibilità di dire la sua verità durante l’interrogatorio di garanzia, fissato per le 10:00. A meno che non si scelga una strategia diversa. Almeno per ora l’avvocato Messere preferisce non parlare. Milano, invece, dice questo»: «Non dico che ci sia una sorta di persecuzione nei confronti del mio assistito, ma ho l’impressione che sia solo un capro espiatorio. Abbiamo comunque ragioni da vendere, dimostreremo la sua innocenza». Durante le due perquisizioni nei locali a disposizione di ciampittiello, la Mobile ha trovato numerosi titoli di credito e 190mila euro in contanti. Per l’avvocato Milano non c’è niente di strano in tutto questo. E spiega perché: «Parliamo di un’attività imprenditoriale che ha un fatturato consistente, non a caso dà lavoro a diverse persone. Basta non consegnare l’incasso di una decina di giorni ed ecco che si accumula tutta quella liquidità». Il legale isernino, infine, di dice in tolate disaccordo con quel passaggio del Gip in cui l’indagato viene descritto come una «persona priva di remore al cospetto dell’autorità».
Usura a Isernia, venerdì l’interrogatorio di Ciampittiello. L’avvocato Milano: è solo un capro espiatorio
