Interrogatorio lampo per Mario Ciampittiello, l’imprenditore isernino accusato di usura aggravata. Accompagnato dai suoi avvocati di fiducia, Arturo Messere e Fabio Milano, davanti al Giudice per le indagini preliminari del tribunale di Isernia, Elena Quaranta, l’indagato si è avvalso della facoltà di non rispondere. Una scelta che l’avvocato campobassano ha spiegato così: «Le indagini preliminari sono ancora in corso, per questo non ha risposto. Per questo ritengo non sia opportuno fare valutazioni o rilasciare dichiarazioni». La difesa aspetta dunque che le indagini giungano a termine, in modo da avere una quadro chiaro e completo della situazione. Per poi agire di conseguenza. Salvo sorprese, fino ad allora Ciampittiello resterà ai domiciliari. I suoi legali di fiducia non si sono infatti opposti alla decisione del Giudice per le indagini prelimianri, anche perché aveva già adottato un provvedimento meno restrittivo rispetto a quello chiesto dalla Procura, ha detto l’avvocato Fabio Milano. La misura cautelare nei confronti dell’imprenditore isernino è stata eseguita lunedì sera dalla Squadra mobile nell’ambito di un’operazione coordinata dal procuratore capo di Isernia Paolo Albano. Le indagini sono sostanzialmente collegate a quelle avviate quattro anni fa. Complessivamente sono stati sequestrati quasi 200mila euro in contanti, diversi titoli di credito e documenti di varia natura. Ma per l’avvocato Milano i prestiti a satrozzo non c’entrano. Quei soldi sono soltanto il frutto dell’attività imprenditoriale di Ciampittiello. Per il legale isernino lui è solo un capro espiatorio.