Pochi giorni fa la giunta di Angelo Sbrocca ha deciso di rinnovare l’incarico di consulente gestionale al pugliese Donato Petrosino, che è stato già segretario comunale a Termoli quando era sindaco Vincenzo Greco. La decisione ha provocato le proteste della minoranza, in primis del Movimento 5 Stelle, che già nei mesi scorsi aveva fortemente criticato la scelta di affidare l’incarico al professionista di Rodi Garganico, per un importo di 3000 euro mensili, che risulta anche indagato dalla Procura di Larino per aver omesso la dichiarazione dei procedimenti penali in corso nell’autocertificazione della domanda di partecipazione al bando. In realtà anche all’interno stesso dell’esecutivo di Sbrocca non è andato tutto liscio, visto che l’assessore all’ambiente Filomena Florio ha votato contro il rinnovo della consulenza. Il consigliere pentastellato Nicolino Di Michele ha deciso di manifestare il suo dissenso incatenandosi davanti al Comune, protestando – ha detto – “contro questa banda che saccheggia e saccheggerà la città” riferendosi alla maggioranza. Di Michele ha chiesto l’intervento del prefetto di Campobasso, che lo ha comunque convocato per la giornata di domani. Anche il consigliere di minoranza Michele Marone, diretto avversario del sindaco nella competizione elettorale, ha attaccato Sbrocca per la scelta. “Il Comune di Termoli è già dotato di dirigenti, funzionari e segretario generale idonei allo svolgimento di tutte quelle funzioni oggetto dell’appalto del servizio di consulenza così come rinnovato al dottor Petrosino” ha fatto notare Marone, che ha ricordato come l’amministrazione non ha accolto un suo emendamento per l’introduzione delle agevolazioni Imu sulla seconda casa concessa in comodato ai figli perché lo stesso avrebbe comportato uno squilibrio di bilancio. Evidentemente, però, – ha attaccatoo Marone – per rinnovare l’appalto al dottor Petrosino problemi di bilancio non sussistono”.