Non è vero che il Molise non esiste. Quando si tratta di tagliare è sempre in cima alla lista. E sempre con il solito agnello sacrificale da offrire: Isernia. Dell’addio alla Prefettura se ne parla da anni, ma stavolta il Governo sembra fare sul serio. La notizia sembra lasciare indifferenti i cittadini (anzi, stando ai primi commenti sui social network, è stata accolta anche con una certa soddisfazione), ma non i sindacati, pronti a contrastare con ogni mezzo questa ipotesi. Eliminare gli Uffici del Governo – è il parere di Cgil, Cisl e Uil, significa lasciare soli cittidini e comunità locali. Sulla stessa linea anche il sindacato autonomo Csa, che evidenzia anche i possibili danni all’economia del territorio: «Il mio sindacato – spiega Feliciantonio Di Schiavi – è assolutamente contrario alla chiusura delle Prefetture. Significherebbe eliminare quell’organico periferico dello stato che rappresenta l’anello di congiunzione tra il cittadino e lo Stato. Verrebbe a mancare un importantissimo servizio. Posso capire la gente – prosegue il segretario del sindacatro Csa – quando dice che non tutti in alcune prefetture fanno il proprio dovere, ma non per questo le Prefetture vanno eliminate. Il Governo sta commettendo un grave errore: anziché incentivare l’economia locale, la danneggia». La chiusura della Prefettura scatenerebbe delle reazioni a catena. Eliminarla significherebbe ridimensionare anche la presenza delle forze dell’ordine: «Penso alla Questura, ai Carabinieri, ecc. Si andrebbe incontro a un ridimensionamento di tutto l’apparato burocratico del territorio. Ci sarà una ricaduta sul personale, sulle attività commerciali, su tutto. Sarebbe – ha concluso Di Schiavi – un grave danno per tutti».
Chiusura Prefettura Isernia, Di Schiavi (Csa): grave danno ai cittadini e all’economia locale
