«Una guerra tra poveri». Così Antonio Graziano, responsabile del reparto di rianimazione e del blocco operatorio del Veneziale, definisce la battaglia a colpi di carte bollate che il comitato pro Santissimo Rosario ha intrapreso contro l’ospedale di Isernia. Finora gli esposti in Procura hanno messo in dubbio la tenuta sismica della struttura, ma presto quelle denunce potrebbero essere integrate: ci sarebbero infatti dei problemi anche nelle sale operatorie, hanno riportato diversi organi di informazione. Oltre a essere piccole, lascerebbero a desiderare dal punto di vista della sicurezza sanitaria. Accuse, queste, che hanno profondamente amareggiato il primario. Le criticità non mancano – ha detto – ma non sono questi i veri problemi. La verità – ha aggiunto Graziano – è che non tutti si sono adeguati al passaggio del reparto di ortopedia da Venafro a Isernia. Al Veneziale bisogna dividere le sale operatorie anche con altri reparti. In ogni caso tutto funziona a dovere, grazie al massimo impegno di tutto il personale, altrimenti saremmo allo sfascio, ha detto ancora il primario. Graziano ha inoltre precisato che non ci sono assolutamente problemi dal punto di vista igienico, né teme eventuali azioni legali.