Torna di attualità il progetto “Garanzia Giovani”, destinato ad affrontare il dramma dei giovani disoccupati. Ai disservizi di cui il Giornale del Molise si è già occupato, adesso si aggiunge il tema del mancato pagamento delle mensilità lavorate. La denuncia di una giovane laureata e aspirante avvocato.
Si sgretola il muro attorno a “Garanzia Giovani”. Sul piano messo in campo dalla Regione Molise per combattere la disoccupazione giovanile, viene assestata una durissima e solenne picconata. A farlo è proprio uno di quei giovani che, letteralmente presi per i fondelli dalle ciance contrabbandate per opportunità di lavoro, stanno pagando sulla propria pelle la totale incapacità e approssimazione di una classe politica inetta e traffichina. Laureata in giurisprudenza e in corsa per l’esame da avvocato, fidanzata e con un progetto di vita paralizzato dalla assenza di qualsivoglia opportunità lavorativa, costretta a vivere con i genitori proprio per questa mancanza di indipendenza economica. Debora Di Rienzo, trent’anni, vive a Campobasso ed è l’identikit perfetto di quanti hanno creduto in un progetto che, nato dall’Unione Europea, è stato poi declinato nei vari stati membri e nelle relative regioni. L’idea, teoricamente valida, quella di formare una classe di giovani da avviare successivamente al lavoro, se è naufragata in tutta Italia, in Molise è affondata ancor prima di nascere. Proprio dal “Giornale del Molise” abbiamo denunciato i grossolani errori che sin dalla partenza del piano “Garanzia Giovani” hanno investito l’Agenzia Regionale Molise Lavoro, a cui la Regione ha affidato la gestione del progetto, e l’Assessorato al Lavoro, a cui il progetto è stato assegnato dal Governo nazionale.
In particolare, l’inchiesta del Giornale si è concentrata sui tirocini extracurriculari, il segmento più sostanzioso del progetto al quale anche la nostra interlocutrice ha come molti aderito. Come molti, questa è la conclusione amara e rabbiosa, Debora Di Rienzo è rimasta profondamente delusa. Dopo oltre due mesi (il suo tirocinio presso uno studio legale è iniziato il primo agosto scorso), dei 450 euro dovuti ogni trenta giorni, lei non ha visto un quattrino. Mossa dalla necessità di un chiarimento, Debora si è trovata incastrata e palleggiata dalla burocrazia, dalle chiacchiere e dalla infernale confusione che intorno a questo progetto continua a regnare sovrana.
Prima tappa all’Agenzia Molise Lavoro dove comunicano all’interessata di aver dato mandato all’INPS il 6 ottobre. A dare la notizia la stessa direttrice dell’Agenzia: Gabriella Guacci. Rivoltasi tuttavia all’INPS, l’interessata scopre di essere l’equivalente di una perfetta sconosciuta. Le viene risposto che dei quattrini di cui parla l’Agenzia Molise Lavoro, e che dovrebbero essere liquidati ogni 15 del mese, loro non sanno un fico secco e beato. “Ti costringono ad andare via dal Molise”, sbotta Debora. “Ho creduto in questo progetto, in questa opportunità, ma alla luce di quanto accaduto a me personalmente, e delle lamentele che ho raccolto da altre persone, ne sono profondamente delusa”. “Non è un progetto di avviamento al lavoro, ma solo un espediente per dare un contentino, un’illusione a molti giovani”.
Quello che dice Debora Di Rienzo era purtroppo ampiamente prevedibile. Come abbiamo già scritto, e come riscriviamo, un progetto destinato all’avviamento al lavoro, in un mercato senza reali possibilità, è solo una gigantesca presa per il culo di stampo clientelare. Un’espediente per assicurarsi da un lato manodopera a buon mercato e, dall’altro, per colossali speculazioni elettorali. In mezzo non c’è niente, se non la disperazione di giovani come Debora, costretti ad emigrare come i loro nonni, e l’accetta piantata dalla politica sulla testa dei lavoratori.
Poscritto. L’immagine a corredo dell’articolo, è quella di Keith Moon, il mitico batterista degli Who, ritratto in occasione del Festival all’Isola di Wight del 1970. Con la sola eccezione di Antonio Federico, che suona la chitarra e ama il blues, lo diciamo a beneficio di Lorsignori che, se avessero ascoltato un po’ di musica Rock, sarebbero decisamente migliori.