«No alle zone protette per la raccolta del tartufo volute da diversi comuni della provincia di Isernia». Per raggiungere questo obiettivo, i rappresnetanti di diverse associazioni di cercatori hanno deciso di promuovere un ricorso al Tar per far sì che le richieste presentate all’Amministrazione provinciale isernina diventino carta straccia. I loro interessi saranno curati dall’avvocato Massimo Romano, ha confermato Cristian Rossi, presidente dell’Adat, l'”Associazione difesa ambiente tartufo». Al di là del ricorso alla giustizia amministrativa, le associazioni dei cercatori di tartufo puntano a chiedere anche una modifica della legge regionale: l’obiettivo è di limitare l’estensione delle riserve, in modo da salvaguardare la libera ricerca del tartufo. Si pensa a un tetto massimo del 5% rispetto al territorio censito.