La città di Termoli punto di partenza di nuovi progetti e perché no capitale della pesca italiana. E’ l’ambizioso progetto che la deputata del Pd Laura Venittelli sta portando avanti come responsabile nazionale per la pesca e l’acquacoltura e che è stato illustrato all’interno di un convegno organizzato dal Ministero e che ha portato a Termoli componenti della commissione europarlamentare della pesca, i responsabili dei principali presidi scientifici del Mediterraneo per un confronto anche con i rappresentanti nazionali delle associazioni di categoria sulla pesca sostenibile. Un dibattito che arriva in un momento in cui le imprese scontano costi di gestione altissimi e arretratezza tecnologica. Ed è qui che si inseriscono le opportunità che mette a disposizione anche l’Unione Europea con i fondi Feamp ad esempio, con un miliardo di euro per l’innovazione tecnologica. L’obiettivo è coniugare pesca sostenibile e redditività.
Il dibattito si è concentrato sulla necessità di conservare la risorsa in un contesto che negli utlimi 50 anni ha visto raddoppiare la domanda globale di pesce con progressivo svuotamento dei mari. Una conservazione possibile con strumenti innovativi e gestione condivisa, senza tralasciare la reddittività per un comparto, quello marittimo, che produce il 3 per cento del pil nazionale e produce 480mila posti di lavoro. E’ stata evidenziata la necessità di fare squadra. E da Termoli partirà un progetto sperimentale per la piccola pesca.
