Tele, sculture e bassorilievi. Sacro e profano. Il viaggio tra le opere di Nicola Padula, uno dei massimi rappresentanti della scuola isernina, sembra non avere mai fine. Ogni angolo della mostra offre spunti per riflettere su temi e valori sempre attuali, tutte le opere lasciano trasparire il lungo lavoro che c’è stato dietro prima di giungere all’atto finale. E ci sono il tormento, la spiritualità e la quotidianità dell’essere umano che trova il suo punto di approdo in quello che può essere definito un «Ritorno alla terra». Ed è proprio questo il tema scelto per la mostra organizzata dall’associazione Sm’art all’auditorium di Isernia. La mostra, voluta dalla moglie Adele Melloni Padula e dal figlio Francesco, è stata organizzata a dieci anni dalla scomparsa dell’artista isernino. Dalla descrizione dei suoi familiari emerge una figura molto scrupolosa sul lavoro, ma anche gelosa delle proprie opere. Per ammirare le opere del maestro Padula c’è tempo fino al 10 gennaio.