Ricoveri fuori regione, il Servizio sanitario nazionale conferma: Molise maglia nera

I ricoveri diminuiscono, la spesa sanitaria aumenta. Ma i dati diffusi dal Servizio sanitario nazionale relativi al primo semestre 2015 evidenziano soprattutto un altro aspetto: sono sempre più numerose le persone che scelgono di farsi ricoverare lontano dalla propria regione di residenza. In questa poco edificante classifica il Molise è in vetta in compagnia di Basilicata e Calabria, chiaro segnale di una sanità malata. Non a caso nelle regioni in cui le cose vanno meglio la mobilità è molto bassa: in Lombardia, Veneto, Toscana ed Emilia Romagna i ricoveri fuori regione sono rarissimi. E di pazienti in fuga dal Molise parla anche il coordinatore regionale di Noi Per Salvini, Luigi Mazzuto, che coglie l’occasione per unirsi al coro di richieste indirizzate al presidente della Regione Paolo Frattura, affinché faccia conoscere a tutti i contenuti dei programmi operativi per il riordino della sanità molisana, oltre al verbale dell’ultimo tavolo tecnico. A suo avviso è l’unico modo per capire a cosa stanno andando incontro i molisani. Anche se, in realtà, Mazzuto un’idea se l’è già fatta: «I proclami di soddisfazione del governatore» hanno cancellato l’ultimo briciolo di speranza di un futuro migliore. «Tutto un bluff il riordino da Venafro a Isernia, da Larino a Termoli. E non dormono sonni tranquilli neanche al Cardarelli di Campobasso. Tutti in agonia – dice ancora il coordinatore di Noi per Salvini – in attesa che venga definitivamente staccata la spina. In pratica Roma ordina, Frattura esegue». Per Mazzuto oggi regnano solo le tenebre, a partire dall’impiego dei soldi provenienti dal fondo di solidarietà delle regioni: «Non è chiaro dove si continuerà a partorire, visto che è in forte dubbio anche l’operativivtà futura del punto nascite del Veneziale di Isernia; non è chiaro quante e quali saranno le unità operative soppresse negli ospedali pubblici e in che modo avverrà l’integrazione pubblico-privato». Il movimento di Salvini esprime dubbi anche sull’emergenza-urgenza e sul budget annuale destinato ai privati, mentre è una sola la certezza di Mazzuto: «In Molise, per far funzionare la sanità, è vietato ammalarsi».