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giovedì, Dicembre 26, 2024

Affittopoli. Ex sede INAIL, la Regione paga 7mila euro al mese per un palazzo vuoto

AperturaAffittopoli. Ex sede INAIL, la Regione paga 7mila euro al mese per un palazzo vuoto

affittasidi PASQUALE DI BELLO

Come nella migliore tradizione regionale, al danno si accompagna sempre la beffa. Dal primo settembre 2014 la Regione Molise paga oltre settemila euro al mese per l’affitto dell’ex sede dell’Inail. Un palazzo vuoto dove nessuno ha mai messo piede.

Al clima di ripugnante squallore che contrassegna gestione dei quattrini pubblici la Regione Molise trova spesso e volentieri il sistema di aggiungere al danno l’immancabile beffa. L’avvilente scherzetto questa volta costa ai molisani la bellezza di 7 mila e rotti euro al mese per un totale di circa 90 mila euro all’anno. A tanto ammonta il canone di locazione per l’affitto da parte dell’ente Regione dell’ex sede Inail di Campobasso. Un palazzo fatiscente che risale agli anni 50 e che la stessa Inail ha da tempo abbandonato per locali adatti ai tempi e alle norme. A quanto pare, quello che gli altri scartano la Regione Molise raccoglie. Ed è così che, dal primo settembre 2014, i molisani si trovano a pagare settemila euro al mese per un fabbricato nel quale nessuno ha mai messo piede. A caldeggiare questa burla, l’ex assessore al lavoro ed ex vice-presidente della Giunta regionale, Michele Petraroia. A dirlo non siamo noi ma ben due note del servizio logistica, patrimonio, demanio e servizi generali della Giunta regionale. Il servizio in questione l’8 aprile 2015 e successivamente il 10 giugno paventa il rischio di danno erariale per l’affitto di una struttura inutilizzata  e sottolinea l’impulso dato da Petraroia alla vicenda al fine di trasferire nell’ex palazzo Inail la sede dell’Assessorato al lavoro, delle relative strutture dirigenziali e dell’Agenzia Molise lavoro. Un trasferimento che non è mai avvenuto, salvo però continuare a pagare la lauta pigione.

A monte dell’intera vicenda, una delibera di Giunta regionale del 2014, la numero 340, che ha dato via all’intera operazione.

Questa la ricostruzione dei fatti. C’è da capire il perché di questa incomprensibile scelta che, tra le altre cose, cade su un fabbricato mai ristrutturato e adeguato alla normativa antisismica e con evidenti barriere architettoniche, in presenza sul mercato immobiliare di fabbricati nuovi, antisismici e a prezzi decisamente contenuti. Da chiarire sulla vicenda anche il ruolo del Dipartimento di prevenzione dell’Asrem che in data 21 novembre 2013 ha dato parere favorevole all’uso di locali che già ad occhio nudo si presentano malmessi e in stato di abbandono.

Nel frattempo molte cose sono cambiate, e lo stesso Petraroia sembra essersi dimenticato della vicenda, affaccendato, come si suol dire, in altre faccende che riguardano i minuetti di partito e di Giunta. Una specie di cucù politico dove non è mai ben chiaro se stia dentro o fuori dal palazzo. In attesa di capirlo bisognerebbe che da altri palazzi qualcuno facesse capire ai molisani se è possibile buttare via in questo modo allegro e irresponsabile i soldi dei contribuenti. Dopo quello del disco, del giavellotto e del martello, in Regione devono essersi in un altro tipo di lancio: quello del malloppo. Un lancio che non richiede sforzo, specie se i quattrini che volano dalla finestra non sono i propri ma quelli degli altri.

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