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giovedì, Dicembre 26, 2024

Basso Molise: Otorino e Oculistica perdono posti letto. “Le eccellenze non vanno chiuse”

AttualitàBasso Molise: Otorino e Oculistica perdono posti letto. "Le eccellenze non vanno chiuse"

IMG_3275Ai nastri di partenza la fase esecutiva del nuovo piano sanitario 2015-2018, che riorganizza la sanità molisana tra chiusure, riconversioni e fusioni di ospedali. Ora si tratta di trasformare tutto in atti concreti, la Regione è pronta e la palla passa all’Asrem per i provvedimenti attuativi. Sono giorni però anche di dibattiti e confronti nel tentativo di capire cosa ne sarà del diritto alla salute. Se n’è parlato a Termoli in un incontro organizzato dal comitato San Timoteo.

Secondo il direttore dell’Asrem Mauro Pirazzoli, per Termoli c’è sostanzialmente una conferma del ruolo dell’ospedale e di tutte le discipline presenti, senza particolari sconvolgimenti. Ma i numeri, almeno per Otorino, dicono altro. Si passa da sei posti letto per ricoveri ordinari a due in day surgery. Si potranno dunque effettuare interventi solo in anestesia locale. Una mazzata per il reparto, da sempre fiore all’occhiello del San Timoteo e che attira pazienti anche da fuori regione. Una scelta inaccettabile secondo il primario Giovanni Serafini, che per sei mesi ha guidato il reparto del Cardarelli e che ha sostenuto che lì, nel capoluogo, le cose non funzionano, e non si riuscirebbero a fare gli interventi che si fanno a Termoli. Ma secondo il presidente Paolo Frattura, margini di manovra ci sarebbero e una via d’uscita potrebbe essere quella di una piattaforma chirurgica che ridistribuisce i posti letto a seconda delle necessità e quindi eviterebbe il tracollo di Otorino. «Se lei non troverà nell’atto aziendale la piattaforma chirurgica io mi dimetto da presidente» ha assicurato Frattura rivolgendosi al dottor Serafini.

Ma criticità sono emerse anche per il Vietri, ormai trasformato come il Santissimo Rosario, in ospedale di comunità, e dove la mannaia ha colpito il reparto di Oculistica, dove si potrà svolgere solo chirurgia di ambulatorio. Un inversione di rotta la chiede il sindaco di Larino Vincenzo Notarangelo: «Eravamo anche disposti a un enorme sacrificio, ma non condividiamo tutto questo. Le eccellenze non vanno perse ma vanno potenziate» ha ribadito.

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