Un tempo, negli anni ’70, la giornata dedicata alle comiche era il sabato e venivano trasmesse in TV. Adesso il giorno è il martedì e la proiezione avviene a Campobasso presso la sede del Consiglio Regionale del Molise. In un clima surreale, l’aula ha discusso della nevicata del 2014.
Una giornata surreale. Potrebbe essere questo il titolo della memorabile adunanza che, in un sussulto di orgoglio, ha preso in esame l’arretrato accumulato negli anni rispetto ad un ordine del giorno che da sintetico quale dovrebbe essere si è trasformato nella guida telefonica. Ma non è soltanto la quantità degli argomenti in sospeso a far riflettere, lo sono soprattutto i temi, come dire?, di strettissima attualità Ad esempio, nell’ultima seduta in calendario si è parlato della nevicata del 2014 e del relativo piano sgombero, una questione sulla quale, come comprensibile, vi era tra i molisani una febbrile attesa. Dinanzi a questo spettacolo, ad avere un vagito di pudore è stato il consigliere di Forza Italia, Nicola Cavaliere, che, testuali parole, ha detto “mi vergogno di discutere ora una questione del 2014”.
La cosa inverosimile, tuttavia, è la cronologia data alla vicenda. La data di prima iscrizione della interrogazione formulata dallo stesso Cavaliere in merito al Piano sgombero neve di quell’anno è esattamente quella del 14 ottobre 2014. Il presidente della Regione Paolo Frattura che, si sa, legge nel futuro, risponde a Cavaliere il 2 gennaio dello stesso anno. Esattamente nove mesi prima che Cavaliere faccia la domanda. Questo dicono le carte. Delle due l’una: o è sbagliata la data dell’interpellanza o quella della risposta; ciò che è certo, invece, è il marasma nel quale si svolgo i lavori della massima assise regionale.
Ma non è tutto. Nel bazar di Palazzo Moffa è andato in scena un altro siparietto di cui si è reso protagonista il consigliere delegato al turismo, Domenico Di Nunzio, che, preso da ira funesta, si è scagliato contro il consigliere del suo stesso partito (il PD) Massimiliano Scarabeo, reo di aver chiesto il proprio inserimento nella prima commissione consiliare di cui lo stesso Di Nunzio è presidente. Alla richiesta formulata in aula dal capogruppo Totaro (peraltro già anticipata in un vertice di maggioranza) Di Nunzio è andato su tutte le furie. Se non fosse che sono già ritti, si potrebbe dire che gli si sono letteralmente drizzati i capelli. Sta di fatto che sono volate parole grosse e la questione è stata rinviata alla prossima seduta. Di Nunzio, questo dicono i malpensanti, teme che l’ingresso di Scarabeo possa farlo vacillare e cadere dalla poltrona di presidente della stessa prima commissione.
Insomma, se un tempo (negli anni ’70) il giorno delle comiche in TV era il sabato, oggi è diventato il martedì. Peccato che dalla televisione adesso, per vederle, bisogna vivere a Campobasso e frequentare il Consiglio regionale del Molise.