Potrebbe anche vedersi attenuata la misura cautelare il migrante arrestato nel centro di accoglienza ‘Happy Family’ di Campomarino con l’accusa di istigazione al terrorismo. Saranno i giudici del Riesame di Campobasso a valutare le prove a suo carico, visto che proprio oggi il difensore Antonio Di Renzo ha presentato istanza di scarcerazione. Il ragazzo, 22 anni il prossimo sette settembre, è rinchiuso nel carcere di Larino. Al giudice che lo ha interrogato il giovane ha detto che non c’entra nulla con il terrorismo e che non pianificava fughe o attentati. Ma ai compagni ospiti del centro come lui faceva vedere filmati di propaganda dell’Isis che mostravano violenza, decapitazioni e cinture esplosive. I ragazzi hanno preso subito le distanze dal giovanissimo estremista che con loro parlava in arabo e in somalo e sono andati a raccontare di quelli atteggiamenti pericolosi ai responsabili della struttura. Da qui sono scattate le indagini che sono culminate il 9 marzo con la Digos che ha portato via l’aspirante terrorista. Il giovane arrestato è nato in Arabia Saudita e si chiama Abshir Mohamed Abdullahi. Era in attesa dello status di rifugiato ma a quanto pare la richiesta di asilo politico gli era stata rifiutata già diverse volte in altre paesi dell’Unione Europea. In carcere prega molto. Ha partecipato anche a preghiere collettive insieme agli altri musulmani. Dal giorno della convalida del fermo, però, è stato messo in isolamento.