Detto e fatto. Dopo le proteste e gli incontri per sensibilizzare l’opinione pubblica, il comitato «No Lotto Zero» ha scelto le vie legali per opporsi alla realizzazione del collegamento tra Isernia nord e la superstrada Isernia-Castel di Sangro, all’altezza del bivio di Miranda. Gli esposti sono stati indirizzati alla Corte dei Conti, alla Procura della Repubblica del capoluogo e all’Anac, l’Autorità nazionale anticorruzione. «Dall’analisi della documentazione – ha spiegato il protavoce del comitato, Celeste Caranci – sono emerse diverse criticità, incongruenze, omissioni e pericoli». Tra le obiezioni spiccano «la lievitazione del costo della progettazione, passato da 250mila euro a 3 milioni e 800mila euro, e l’aumento dei costi per la realizzazione dell’opera: dai 120 milioni di euro iniziali si è passati ai 170 milioni di oggi». E poi c’è la tanto discussa questione delle sorgenti del fiume Sordo. A tal proposito il comitato ha nuovamente sollecitato il commissario prefettizio Saladino a fare un sopralluogo, poiché le distanze minime tra la strada che si intende realizzare e le sorgenti non sarebbe rispettata. «Inoltre – ha detto ancora Caranci – abbiamo messo a conoscenza il Commissario delle inadempienze della Regione in tema di salvaguardia ambientale». Degli esposti e delle prossime iniziative in cantiere per contrastare un’opera che il comitato definisce «inutile, costosa e pericolosa», se ne parlerà in maniera più dettagliata durante una conferenza stampa che sarà organizzata tra qualche settimana nella sede della Regione.