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venerdì, Dicembre 27, 2024

Sanità, il popolo in marcia, la politica in siesta. Da Isernia all’Osteria del “Tempo perso”

AperturaSanità, il popolo in marcia, la politica in siesta. Da Isernia all'Osteria del "Tempo perso"

tempo persodi PASQUALE DI BELLO

Nel giorno dell’imponente manifestazione a favore della Sanità pubblica tenuta a Isernia, sul fronte romano si registra un sostanziale nulla di fatto rispetto alla proposta elaborata di concerto dai parlamentari Leva e Ruta e dal presidente e commissario ad acta Fratuura. Gli incontri con i tecnici dei Ministeri dell’Economia e della Salute non hanno dato esito. Necessari ulteriori approfondimenti.

Nelle stesse ore in cui su Isernia calava una falange compatta di molisani inferociti e seriamente intenzionati a difendere il ruolo della Sanità pubblica all’interno del sistema regionale, a Roma si avviavano gli incontri del tandem Ruta – Frattura con i tecnici dei ministeri dell’Economia e della Salute. Obiettivo della trasferta capitolina del presiedete della Regione e del Senatore del PD, effettuare le necessarie verifiche tecniche al nuovo Piano di riordino del sistema sanitario così come emerso dopo un serrato confronto tra i due e l’altro parlamentare del PD, Danilo Leva. Quest’ultimo alla gita romana ha preferito la marcia isernina, quasi a sottolineare lo scetticismo da un lato e la dura presa di posizione a favore del pubblico dall’altro.

Taglio dei posti letto ad appannaggio dei privati e riequilibrio in favore del pubblico, integrazione e non sostituzione tra Cardarelli ed ex Cattolica per i reparti di Oncologia e Cardiologia, diffusione capillare dell’assistenza territoriale. Questi tre assi del nuovo piano che sostituisce il precedente elaborato da Frattura sotto la ghigliottina del Tavolo tecnico romano. Toccherà tuttavia sempre a quest’ultimo, come ha tenuto a ribadire Frattura, dare il via libera ad ogni ipotesi elaborata che, va sottolineato, risulta propedeutica alla stipula di un nuovo piano di rientro dal debito.

Il risultato della missione è al momento del tutto inconsistente. I tecnici dei due ministeri hanno preso tempo e saranno necessarie ulteriori verifiche come hanno dovuto ammettere a denti stretti i due esponenti politici. Agli incontri, infatti, seguiranno ulteriori approfondimenti che tenteranno di conciliare esigente al momento distanti: da un lato quelle degli occhiuti ragionieri romani rapiti in cielo solo dalla logica dei numeri e quelle dei cittadini, saldamente con i piedi per terra e col fumo alle narici per la rabbia, intenzionati a non recedere di un millimetro su un concetto fondamentale e dirimente: la salute è un diritto non negoziabile, pubblico e garantito dalla Costituzione.

Al momento salta il crono programma annunciato da Ruta, quello che prevedeva già per lunedì prossimo un incontro pubblico destinato ad illustrare il risultato raggiunto a Roma. Per il momento dalla Capitale nessuna notizia, tutto tace ad esclusione dei turisti e dei piccioni che da Trastevere a piazza San Pietro affollano piazze, basiliche e osterie. Per la Sanità molisana, tutto è ancora fermo all’Osteria del tempo perso.

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