Domani gli operai di aderenti ai sindacati metalmeccanici incroceranno le braccia a sostegno della vertenza per il rinnovo del contratto. La decisione di Fiom, Fim, Uilm è maturata dopo lo stop alla trattativa con Federmeccanica, che non ha arretrato di un millimentro rispetto alla sua posizione iniziale: da un lato assicura un salario minimo di garanzia solo per i nuovi assunti, ma dall’altro non prevede alcun aumento per la maggioranza dei lavoratori. I sindacati tra l’altro temono che vi vada verso la precarizzazione totale dei rapporti di lavoro. Delle motivazioni che hanno spinto i sindacati a proclamare lo sciopero nazionale e delle prossime inizitive in programma se n’è discusso durante un’assemblea convocata alla Proma, nel nucleo industriale di Pozzilli. È intervenuto, tra gli altri, Michele De Palma, responsabile nazionale di Fiom Automotive. Per la Cisl c’era il segretario provincale di Isernia della Fim, Cesare Iallonardi. La scelta di convocare un’assemblea alla Proma non è stata causale. A Pozzilli è una delle poche realtà del comparto metalmeccanico che ancora resistono, ma nel resto del nucleo industriale l’emorragia di posti di lavoro sembra non avere fine: è tutto fermo al 2008 – ha detto Giuseppe Tarantino, segretario regionale della Fiom. L’unica speranza è legata all’area di crisi, ma a patto che le istituzioni regionali facciano sul serio. Ciò permetterebbe – ha concluso – di aprire nuove attività in grado di riassorbare i lavoratori licenziati.
Pozzilli. Rinnovo del contratto di lavoro, scioperano i metalmeccanici
