Trasformismo e trasformati, le famiglie delle tessere e i figli d’arte non fanno distinzione, pronti a cambiare casacca ad ogni cambio di governo. E la storia di tante famiglie di politici, anche molisani, finite in un’inchiesta de Il Fatto Quotidiano, a firma di Antonello Caporale. Del resto il nostro Molise non avrebbe potuto mancare alla conta, qui dove abbiamo il record nazionale di due presidenti della Regione con lo stesso cognome, guarda caso, padre e figlio. E Antonello Caporale lo afferma chiaro e tondo, quando scrive che: «Nel Mezzogiorno il potere si conserva e si tramanda per famiglie che, a volte, come accade nel piccolo Molise, socializzano gli utili e producono economie di scala. A Campobasso, il presidente si chiama Paolo Frattura, figlio dello scomparso Fernando, ex deputato e, aggiungiamo noi, ex presidente della regione. Paolo era con Forza Italia, ma è stato eletto con il Pd. E ha trovato un gattone, così lo chiamano a Termoli, ad accompagnarlo nella sua corsa». E Caporale allude a Remo Di Giandomenico: «già sindaco e già deputato del centrodestra, il gattone appunto, ha scelto l’amico del cuore quando ha dovuto votare per la Regione. E amico è anche Aldo Patriciello, imprenditore della salute e di altro, europarlamentare con Forza Italia. Tre famiglie, un nome solo. Frattura incassa – continua Caporale – e provvede al bonifico: chi guadagna è sempre Matteo Renzi». È chiaro che Caporale e noi parliamo di rendite e incassi politici, in termini elettorali e non di altro. Ironia, quasi satira, ma resta il fatto che in Molise ancora una volta viene messo alla berlina per i salti della quaglia del suo presidente, prondo a salire sul carro del vincitore. Perchè una cosa è sicuramente vera: Frattura è davvero amico di Renzi. I latini dicevano similes cum similibus e non c’è nulla da dire è proprio così.
Fatti e fattacci, ancora una volta Frattura in cronaca nazionale
