Non solo tunnel, ma anche parcheggio interrato di cinque piani, un auditorium, un’area di mille metri quadrati per i bambini e poi un’estesa zona pedonale. Ora che il progetto che rivoluzionerà il centro di Termoli non è più un mistero in tanti hanno iniziato a farsi un’idea di come sarà la città del futuro. I timori e le paure sorte in questi mesi intorno a quello che Angelo Sbrocca ha preferito chiamare passante e non tunnel
– proprio secondo il sindaco – ora possono finalmente rientrare nei loro comprensibili confini, avendo però ben chiaro – come sostenuto dall’Amministrazione – che non si scaverà nessun buco sotto il borgo e che non ci sarà nessun pericolo per edifici storici o palazzi vicini all’opera. Tutto verrà fatto in sicurezza e qualsiasi intervento come ha spiegato anche il geologo Nicola Tullo verrà effettuato minimizzando i rischi. Intanto proprio le indagini affidate al professionista abruzzese che ha fatto degli studi sul terreno con il georadar fino a due metri di profondità non hanno evidenziato criticità. Sono stati comunque stnziati 300mila euro per verificare la possibile presenza di reperti archeologici. Tutto sarà fatto in collaborazione con la Sovrintendenza e potranno essere valutati anche eventuali spostamenti del tracciato del tunnel. Un progetto che mira a cambiare anche la viabilità del centro oltre che la vivibilità. Proprio in piazza Sant’Antonio sarà disonibile un servizio di bike sharing con biciclette dotate di pedalata assistita e un servizio di car sharing con auto elettriche che possono portare i turisti fino a Vasto. I lavori dovrebbero iniziare tra la fine e l’inizio del nuovo anno e durare circa tre anni. In mezzo c’è anche il possibile referendum che i comitati stanno portando avanti da quasi un anno a cui l’Amministrazione è contraria. Una consultazione che però non avrebbe il potere di fermare il progetto, tanto meno i lavori.