Caso D’Innocenzo, parla Frattura. Imbarazzante dichiarazione del Presidente della Regione che, incurante dei sacrifici imposti ai molisani, difende la scelta di aumentare da 75mila a 115mila euro all’anno il compenso del Direttore Generale della Salute, Marinella D’Innocenzo. Una provvedimento che va ad aggiungersi ad altri dati scandalosi come la spesa sostenuta dai molisani per i Consiglieri regionali: oltre 12mila euro al giorno, oltre 4milioni e mezzo all’anno.
Parlando ad un giornale telematico, il presidente della Regione Molise, Paolo di Laura Frattura, si è finalmente espresso sul caso D’Innocenzo. Del tutto privo del senso dell’opportunità oltre che di quello della misura, il presidente e commissario ad acta per la Sanità ha difeso a spada tratta la sua scelta: quella di aumentare il compenso del Direttore Generale della Salute, Marinella D’Innocenzo. Un incremento netto di 40mila euro che porta la paga della D’Innocenzo da 75mila euro all’anno a 115mila più un premio aggiuntivo del 20% sugli obiettivi. Pur di difendere ad ogni costo la sua scelta, Frattura si è arrampicato sugli specchi e si è espresso con una dichiarazione più simile ad un attacco d’asma che ad un ragionamento. “Il riconoscimento del lavoro svolto dalla dottoressa D’Innocenzo, i cui risultati in questi mesi sono stati eccellenti, passa anche per una giusta remunerazione del suo lavoro – ha detto Frattura, che poi ha proseguito – abbiamo solo adeguato il suo compenso alla qualità ed alla quantità del suo lavoro che ci ha fatto risparmiare ci farà risparmiare molto di più”.
A proposito risparmi – tanto cari a Frattura – vorremmo mostrare ai molisani la tabella a corredo di questo articolo dove da un lato sono riportati i costi della Casta e dall’altro solo uno dei tanti tagli operati dal tandem Frattura-D’Innocenzo, quello all’assistenza domiciliare. Le fonti da cui i dati sono tratti sono il bilancio del Consiglio regionale e il Piano Operativo Straordinario 2015 – 2018. Bene, quello che ne emerge da la misura dell’abisso nel quale siamo finiti. I molisani spendono ogni giorno oltre 12mila euro per le sole indennità, emolumenti e previdenza dei Consiglieri regionali. Un totale di oltre 4milioni e mezzo all’anno. Allo stesso tempo, il Piano Frattura D’Innocenzo taglia circa 1 milione all’anno sull’assistenza domiciliare, pannoloni compresi. Conti alla mano, basterebbero due mesi e mezzo di risparmi sulla paghetta di lorsignori per restituire ad anziani, disabili e indigenti l’assistenza domiciliare tagliata senza tanti scrupoli. Non sappiamo a cosa si riferisca Frattura quando parla di risultati eccellenti e di qualità, ma se l’una e gli altri coincidono con la macelleria sociale a cui andiamo incontro, essi non solo non giustificano l’aumento alla D’Innocenzo ma nemmeno la presenza di un presidente di Regione che da un lato predica bene, imponendo sacrifici, lacrime e sangue ai molisani, e dall’altro razzola malissimo allargando a richiesta i cordoni della borsa. Il concetto di buon esempio non lo si può introdurre per legge, ma forse un ripasso a Frattura e alla D’Innocenzo non farebbe male.