Da un punto di vista culturale Isernia sembra essere sprofondata nel letargo, mentre il tanto chiacchierato sviluppo turistico è fermo all’anno zero. Ma cambiare si può: è ancora possibile trasformare le mille potenzialità della città in una grande risorsa. Di questo ne è convinta Sara Ferri. Per il candidato sindaco di Sinistra per Isernia la situazione è sì grave, ma coinvolgendo direttamente operatori culturali, professionisti, esperti e associazioni che conoscono a fondo il territorio si può invertire la rotta. Il senso dell’incontro organizzato nei locali di spazio 180 è stato proprio questo. Al di là dei progetti legati allo sviluppo del Paleolitico o della altre bellezze di interesse storico e culturale, nei programmi del gruppo guidato da Sara Ferri c’è anche spazio per il rilancio dell’auditorium. Non a caso il candidato sindaco ha anche aderito all’appello per salvare il premio Paci, il concorso dedicato all’arte contemporanea promosso dall’associazione Smart.