Dopo “TurzoTen”, il volume che ha raccontato in maniera scanzonata e al tempo stesso pungente i primi dieci anni trascorsi in Molise dopo il suo ritorno dall’Argentina, Rossano Turzo torna in libreria per raccontare le ultime vicende politiche e sociali della sua terra, passata da una lunga fase di appiattimento a un preoccupante arretramento. “TurzoTime”, realizzato da Giovanni Petta in collaborazione con Minima Comunicazione e Isernianews, è stato presentato durante un incontro al Comune di Isernia. È una raccolta di articoli pubblicati su varie testate, tra queste Il Bene Comune. Come tanti suoi corregionali, Rossano Turzo è stato costretto a emigrare per trovare un lavoro. Quando ha avuto al possibilità di tornare a casa, non ci ha pensato due volte, convinto che finalmente le cose sarebbero cambiate in meglio. E invece ha scoperto che in Molise tutto era come prima. Nella cantina Iammacone Turzo e i suoi amici affrontano proprio questi temi. A rendere più coinvolgente la presentazione del volume ci hanno pensato Salvatore Mincione Guarino e Giovanni Gazzanni. I due attori della compagnia teatrale Cast hanno letto alcuni brani dell’opera in modo originale e divertente. Ma sullo sfondo resta un senso di amarezza. Sono tante, troppe, le potenzialità che il Molise non ha saputo sfruttare. Turzo e i suoi amici lo dicono da anni, ma gli appelli cadono nel vuoto, senza scalfire nemmeno minimamente quell’immobilismo tipico del molisano, sintetizzabile nel disarmante “lascia il mondo come si trova”.