I quattro giorni di ricerca di Nicola Miozza si concludono tragicamente. Il corpo senza vita del 19enne di Larino è stato ritrovato in contrada Cappuccini. A trovarlo è stato un cane dei vigili del fuoco. Erano arrivati anche gli elicotteri e le ricerche erano ripartite dalla zona del convento dei cappuccini di Larino. Lì dove Nicola era stato visto per l’ultima volta camminare solo lunedì pomeriggio intorno alle 14,30. Poco prima era uscito di casa nel centro storico e aveva detto alla madre un semplice “Esco”. Poi il buio totale. Di lui nessuna notizia. Il telefono che risultava spento. Poche centinaia di metri più avanti del convento proseguendo verso la Bifernina c’è una stradina sulla sinistra che costeggia un uliveto e si insinua in un bosco. Qui la drammatica scena: il corpo di Nicola ormai senza vita che penzolava da una quercia. Dalle prime informazioni ha usato la cintura dei pantaloni e la morte risalirebbe già a qualche giorno fa ed è molto probabile che coincida con lunedì, il giorno della scomparsa. La tragica notizia ha fatto subito il giro del paese e gli amici sono arrivati di corsa disperati in contrada Cappuccini, dove i carabinieri coordinati dal comandante Raffaele Iacuzio non hanno fatto passare nessuno. La pioggia poi ha reso tutte le operazioni ancora più complesse. Sconvolta la famiglia di Nicola, lascia i genitori e un fratello. Nessuno riesce a dare un senso al gesto, nessuno immaginava un epilogo così tragico. Si era pensato da subito ad un allontanamento volontario come già sembra avesse fatto in passato. Questa volta però non è tornato. Un ragazzo allegro, senza grilli per la testa, con la passione per la musica e la fisarmonica e che forse combatteva con un malessere che si è tenuto dentro fino alla fine.