Per anni è stato uno degli appuntamenti più importanti dell’estate molisana, anche perché – al di là della bontà e della genuinità dei prodotti tipici offerti dagli allevatori locali – dava la possibilità di godersi una giornata al fresco in uno scenario ambientale unico: il pianoro di Campitello di Roccamandolfi. Poi il declino. Ma da qualche anno per fortuna qualcosa è cambiato. L’associazione «Orizzonti del Matese» si è rimboccata le maniche per evitare di dilapidare questo grande patrimonio della tradizione locale. Nonostante il sostanziale abbandono da parte delle istituzioni, i soci hanno deciso di riportare in vita la Festa del pastore. Con una ricetta semplice, ma efficace: proporre a tutti ciò che hanno lasciato loro in dote Madre Natura e i loro genitori. Nonostante le oggettive difficotà dovute da un budget ristretto, i primi risultati ottenuti sono incoraggianti, ma l’obiettivo resta quello di tornare ai liveli del passato. In ogni caso le energie e gli sforzi messi in campo da orizzonti del matese sono molto apprezzati a Roccamandolfi, ma anche dalle tante persone che anche ques’anno hanno deciso di passar euna giornata diversa dal solito, all’insegna della antura incontaminata e dell’ottima gastronomia locale. Formaggi, pezzata, salumi e spezzatino sono andati a ruba.